Riaprono alla Reggia di Caserta, dopo oltre un decennio, le tombe sannitiche, una vera e propria necropoli venuta alla luce nel 1990 durante i lavori di scavo eseguiti nel secondo cortile del Palazzo. La Direzione del Museo patrimonio Unesco, retta da Tiziana Maffei, ha disposto per il mese di dicembre sei aperture straordinarie del sito archeologico, attraverso visite guidate, in seguito ad "un'attenta riflessione circa la necessita' di ampliare gli spazi destinati alla fruizione e rendere accessibili e conoscibili importanti testimonianze della memoria del territorio". La riapertura e' stata resa possibile anche grazie alla sponsorizzazione di un'azienda (Antica Distelleria Petrone). I visitatori, lasciati i luminosi ambienti barocchi del complesso vanvitelliano, potranno cosi' accedere al piano interrato della Reggia e calarsi in un'atmosfera unica e suggestiva, in un luogo primitivo che conserva sette tombe a cassa di tufo risalenti alla seconda meta' del IV secolo A. C., che trovano confronti in ambito capuano e in alcune realta' dell'hinterland napoletano; sara' possibile osservare anche i resti ossei rinvenuti, in particolare quelli di un teschio e di uno scheletro, e parte del corredo funerario.(Ansa)