Il Ministro per i beni e le attivita' culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha condiviso la proposta di nomina di Monique Veaute a Direttore Artistico del Festival dei due mondi di Spoleto formulata dal Sindaco della citta' umbra, Umberto de Augustinis. Monique Veaute, nel 1982 fonda e dirige la sezione Musica della Biennale di Parigi; nel 1984 crea a Roma il Festival di Villa Medici, che nel 1986 diventa Fondazione Romaeuropa-arte e cultura, di cui è Direttore Artistico sin dalla prima edizione e Direttore Generale fino al 2007; gia' amministratore delegato e direttore della Fondazione Pinault di Palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia, viene insignita in Francia del titolo di Chevalier des arts et lettres dal Ministro della Cultura e riceve l'Ordre National du Mérite dal Ministro degli Affari Europei; in Italia, nel 2006, le viene conferito il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Verra' ora presentata dal Sindaco di Spoleto al Consiglio di Amministrazione del Festival dei due mondi per la nomina.
"La condivisione del ministro ai Beni e alle attivita' culturali e del turismo Dario Franceschini circa il nuovo direttore artistico del Festival dei Due Mondi Monique Veaute e' una notizia che conferma il valore del Festival di Spoleto nel panorama culturale e artistico internazionale e l'attenzione e la vicinanza del Ministero nei confronti della manifestazione". E' il commento del sindaco della citta' umbra, Umberto de Augustinis. "Monique Veaute - ha sottolineato de Augustinis - e' una figura di grande prestigio e competenza, che nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di straordinaria importanza e rilievo". "In attesa di presentare al Consiglio di amministrazione del Festival il nuovo direttore artistico, desidero ringraziare Giorgio Ferrara - ha affermato ancora il sindaco - per la determinante opera di rilancio avviata nel 2008 e portata avanti con grande capacita' e determinazione. Riuscire a ricreare la giusta attenzione intorno alle proposte artistiche del Festival non sembrava essere impresa facile alcuni anni fa. Giorgio Ferrara ha avuto la capacita' di fare scelte innovative, mantenendo pero' al tempo stesso quella matrice sperimentale che ha reso famosa in tutto il mondo la creatura del Maestro Gian Carlo Menotti".