Foto: Galleria Borghese, Roma
“Tredici importanti realtà del patrimonio culturale italiano hanno ora un direttore selezionato tra i massimi esperti internazionali, grazie all'accurato e scrupoloso lavoro di valutazione effettuato dalla commissione” Così Il ministro Dario Franceschini ha annunciato la nomina dei 13 nuovi direttori dei musei statali, tra questi sei sono donne. Francesca Cappelletti è la nuova direttrice della Galleria Borghese di Roma, Edith Gabrielli del Vittoriano e Palazzo Venezia, Maria Luisa Pacelli è la nuova direttrice della Pinacoteca nazionale di Bologna, Maria Grazia Filetici del Museo Nazionale d'Abruzzo dell'Aquila, Annamaria Mauro del Museo Nazionale di Matera, Antonella Cucciniello della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini di Napoli, Stéphane Verger al Museo Nazionale Romano (articolato nelle sue quattro sedi di Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps e Crypta Balbi), Luigi Gallo alla Galleria nazionale delle Marche di Urbino, Francesco Muscolino al Museo archeologico nazionale di Cagliari, Stefano L’Occaso al Palazzo Ducale di Mantova, Mario Epifani al Palazzo Reale di Napoli, Alessandro D’Alessio al Parco archeologico di Ostia antica e Filippo Demma al Parco archeologico di Sibari
Il bando internazionale per i 13 istituti culturali statali è stato pubblicato a gennaio; la selezione è avvenuta fra 425 candidati ed è stata affidata ad una commissione di "altissimo livello scientifico", presieduta dal direttore del museo Egizio di Torino e composta dai direttori della National Gallery di Londra, del Prado di Madrid e da esperti di chiara fama.
Ala fine delle procedure per la selezione dei candidati, il ministro Franceschini ha scelto tra le terne di candidati individuati dalla Commissione per ogni singolo istituto i direttori dei tre musei di I fascia ovvero Francesca Cappelletti per la Galleria Borghese, Stéphane Verger per il museo Nazionale Romano ed Edith Gabrielli per il Vittoriano e Palazzo Venezia. Per i musei di II fascia (Galleria nazionale delle Marche, museo archeologico nazionale di Cagliari, museo nazionale d'Abruzzo, museo nazionale di Matera, Palazzo Dicale di Mantova, Palazzo Reale di Napoli, Parco Archeologico di Ostia antica, Parco archeologico di Sibari, Pinacoteca Nazionale di Bologna) la scelta dei direttori è stata fatta dal neo direttore generale dei Musei Massimo Osanna che dal primo di settembre ha lasciato la guida del sito di Pompei e sostituito Antonio Lampis. Sempre tra le terne di candidati individuati dalla Commissione, la Direttrice Generale Biblioteche, Paola Passarelli, ha scelto il direttore della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini, secondo la stessa procedura. Dario Franceschini, ha spiegato che "i musei italiani sono cambiati profondamente in questi anni fino a diventare un'eccellenza, un modello positivo e riconosciuto nel mondo perché a guidarli sono andate le persone giuste attraverso rigorose selezioni internazionali".
"Dall'Italia un modello di eccellenza", sottolinea ancora il ministro, rivendicando il successo della sua riforma, che in cinque anni ha visto sia l’organizzazione di 32 musei ora autonomi che l’istituzione delle domeniche con l’ingresso gratuito nei siti culturali. La conseguenza positiva di tali interventi è stata la crescita sostenuta dei visitatori. Poi la chiusura dei siti durante il lockdown e la riapertura con le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, hanno generato una perdita di presenze che nel primo semestre del 2020 del 90 per cento. Ora il compito dei nuovi direttori, si annuncia impegnativo.