Foto: Il palco in costruzione al Circo Massimo - ph Yasuko Kageyama-Teatro dell'Opera di Roma
“Sono molto felice di essere qui”, esordisce Carlo Fuortes presentando la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, mentre di fronte al Circo Massimo si sta costruendo il nuovo teatro. Un sogno, quando la realtà supera la fantasia, dice. E’ la ripartenza dopo il Covit, nonostante il Covit. E primi in Europa. Per mettere in scena un’opera occorre uno spazio scenico adeguato. Che in base alle norme vigenti non è disponibile in un teatro classico e nemmeno, pur essendo molto più grande e all’aperto, alle Terme di Caracalla. Teatri di tradizione che non garantiscono per rappresentazioni liriche e per balletti le distanze stabilite per legge fra le persone in scena. Ed ecco la novità, l’idea per mantenere in vita la stagione estiva della musica lirica e del balletto a Roma. Non potendo utilizzare Caracalla, si è ripiegato, si fa per dire, grazie al Comune, su un teatro naturale e storico, il Circo Massimo, il luogo dedicato agli spettacoli più vasto dell’antichità con i suoi 600 metri di lunghezza per 140 di larghezza. Famoso per le corse dei cavalli, ma non solo, era in grado di ospitare fino a 250 mila spettatori e oggi offre tutte le garanzie richieste dalle norme anti Covit. L’aria aperta anzi tutto, le distanze di sicurezza non solo per il pubblico, ma anche per i musicisti, i cantanti e i ballerini e il personale che vi lavora.
L’appuntamento per la presentazione del programma della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, non a caso, è proprio nel laboratorio di scenografia e costumi del teatro di fronte al Circo Massimo, “ un laboratorio dei sogni”, come lo definisce Virginia Raggi sindaco della città, nonché presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Attraversata la falegnameria a pianterreno si sale all’ultimo piano e si arriva in un immenso salone che ospitava i costumi di scena, con un affaccio sul verde e il costruito circostante. Uno sguardo che abbraccia il campanile di Santa Maria in Cosmedin, la torre del Campidoglio e la spianata del circo dove si sta costruendo un grande teatro per mille spettatori con un palcoscenico di 1500 mq, il triplo di quello del Teatro Costanzi. Il palcoscenico è realizzato in carpenteria lignea ignifuga ed è separato dalla platea da un’area dedicata all’orchestra e al coro di 10 metri per 50. In platea i posti, nel numero massimo di mille, sono divisi in settori nel rispetto delle norme vigenti. Quattro gli ingressi dall’esterno alla platea che si sviluppano in sei percorsi di accesso alle sedute.
Ed ecco il programma. Dal 16 luglio al 13 agosto ventuno serate di spettacolo. Ad aprire la stagione estiva al Circo Massimo in forma scenica un nuovo allestimento di “Rigoletto” di Verdi con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Damiano Michieletto che tornano a lavorare insieme dopo il successo di “La damnation de Faust” , premio Abbiati per la migliore produzione 1917. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, i movimenti coreografici di Chiara Vecchi, le luci di Alessandro Carletti .Il Duca di Mantova è Ivan Ayon Rivas, Rigoletto Luca Salsi, Gilda Rosa Feola, maestro del coro Roberto Gabbiani, visual Indigo Film. La prima giovedì 16 luglio sarà in diretta tv su Rai 5. E’ la prima opera dal vivo che si rappresenta davanti al pubblico in Europa.
Sarà in forma di concerto (Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera, Maestro del Coro Roberto Gabbiani ), “Il barbiere di Siviglia”, secondo titolo in programma. La prima rappresentazione il 22 luglio dedicata a tutti gli operatori sanitari con la direzione di Stefano Montanari, Conte d’Almaviva Giorgio Misseri, Don Bartolo Marco Filippo Romano, Rosina Chiara Amarù /Miriam Albano, Figaro Davide Luciano.
A seguire la prima assoluta di un nuovo balletto “Le quattro stagioni” firmato da Giuliano Peparini su musiche di Antonio Vivaldi, corpo di ballo dell’Opera con voce di Alessandro Preziosi che leggerà testi di Alda Merini. Scene e costumi di Andrea Miglio e Anna Biagiotti. “Una prima emozionante” confessa Eleonora Abbagnato che dal 2015 dirige il corpo di ballo dell’Opera. Una stagione nel segno della fiducia nel futuro. Questo è il primo corpo di ballo a ripartire. E ringrazia il Comune per aver avuto a disposizione una grande palestra di una scuola romana. “La danza ha bisogno di spazio per provare”. La sfida è a un metro di distanza uno dall’altro. La prima sarà sabato 25 luglio. Il 31 luglio un’altra prima in forma di concerto. L’operetta più famosa al mondo “La vedova allegra” di Franz Lehar in lingua originale, Orchestra dell’Opera di Roma diretta da Stefano Montanari, Maestro del Coro Roberto Gabbiani. Nei ruoli di Anna Glawari e Danilo Danilowitsch ci saranno Nadja Mchantaf e Markus Werba. Fra gli altri anche il cast dei giovani di “Fabbrica”.
E per finire un concerto veramente straordinario, un omaggio a Roma di due star internazionali che proprio nella città eterna si sono incontrati sette anni fa interpretando “Manon Lescaut” con la direzione di Riccardo Muti. Anna Netrebko e Yusi Eyvazov , coppia splendida nell’arte e nella vita tornano a cantare insieme. Giovedì 6 agosto la prima rappresentazione, replica domenica 9 agosto. Accompagnati dall’Orchestra del Teatro dell’Opera diretta dal maestro Jader Bignamini, interpreteranno brani famosissimi del loro vasto repertorio che va da Verdi a Puccini, Glinka, Cilea, Dvorak, Mascagni, Giordano.
Informazioni: www.operaroma.it
Biglietteria: Tel.06-4860255 e 06-4817003
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lun-ven 9.00 – 17.00
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.00
I biglietti per la stagione estiva 2020 al Circo Massimo sono in vendita da martedì 23 giugno alla biglietteria e sul sito del teatro