“Ringrazio il ministro Franceschini per la sua presenza, oggi qui accanto a noi per il suo sostegno. Bisogna fare sistema perché siamo una comunità con tante eccellenze. Nel Lazio stiamo dimostrando che, con la cultura, si può creare lavoro”. Quanto dichiarato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando i primi 49 progetti finanziati dalla regione per valorizzare con la tecnologia 247 luoghi della cultura del Lazio accanto al nuovo bando da 4,5 milioni di euro per iniziative di ricerca e alta formazione. “Vogliamo dimostrare che cambiare è possibile”, ha aggiunto sottolineando poi che “Tenendo conto del nostro Pil, superiore a quello di Ungheria e Grecia possiamo considerarci una potenza economica mondiale”.
Lazio significa infatti 259 musei, 28 parchi archeologici, 13 università accanto ad organismi di ricerca che comprendono circa 45mila imprese del settore per oltre 202mila addetti.La valorizzazione del patrimonio non solo è importante per attrarre turismo ma è anche una grande risorsa per investire in ricerca e innovazione. E questo è il risultato del bando della Regione che coinvolge tutto il territorio: aree e parchi archeologici, complessi monumentali, ville, palazzi, abbazie, musei e gallerie, archivi e biblioteche, per un investimento di oltre 3,5 milioni di euro.
Adesso, invece, si passa alla parte esecutiva, finalizzata alla completa realizzazione delle iniziative con l’impiego da parte della Regione di altri 20 milioni di euro. La Regione punta molto sulle iniziative del Distretto tecnologico per i beni e le attività culturali del Lazio, co-finanziato insieme ministero dell’Università e della Ricerca, con il supporto del Mibact, con una dotazione complessiva di 41,7 milioni. Infatti, alla presentazione dei primi 49 progetti, e il lancio del secondo bando da 4,5 milioni di euro, oltre al governatore Nicola Zingaretti, erano presenti anche il ministro per i Beni culturali e il turismo, Dario Franceschini, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, la prorettrice alle Infrastrutture e strumenti per la ricerca di eccellenza della Sapienza e coordinatrice del Centro di eccellenza del Dtc Lazio, Maria Sabrina Sarto, e il presidente di Li, Nicola Tasco.
“Nel Lazio dimostriamo che con la cultura si può creare lavoro”, ha detto Zingaretti. Sottolineando che “Al governo chiediamo di preparare in fretta questa verifica per lanciare un grande piano nazionale per il lavoro, chiamando sindacati, imprese, università e le parti vive dell'associazionismo per dare una speranza a questo Paese”. Nel quadro del Dtc Lazio, con il primo bando è stato istituito un Centro di eccellenza che comprende 800 ricercatori e 400 assegnisti di 5 università statali del Lazio (Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata, Università della Tuscia, Università di Cassino) e dei centri di ricerca di Cnr, Enea e Infn: la più grande aggregazione di competenze del settore in Europa. Il Centro si rivolge a imprese, studenti, titolari di beni culturali e altri organismi di ricerca e formazione attraverso progetti innovativi per sviluppare le enormi potenzialità di un patrimonio culturale unico al mondo e promuovere la nascita di nuove professioni e la realizzazione di nuovi progetti di ricerca attraverso laboratori dedicati. Inoltre, la struttura ha avviato la sua attività con l’assegnazione di 190 borse di studio agli studenti di 10 master di I e II livello e con l’attivazione di 14 corsi di alta formazione, 3 corsi online (Mooc) con oltre 20mila iscritti e 5 corsi di apprendimento permanente per le imprese. POL LAZ dab/rib 111525 FEB 20