Con tutte le cautele anti-Covid, riapre oggi il Parco archeologico di Ostia Antica; l’area archeologica di Portus che custodisce magazzini, portici e colonnati monumentali, insieme a tutte le strutture portuali indispensabili per alimentare i consumi di Roma, capitale di un vastissimo impero mediterraneo. L’ingresso all’area (via Portuense 2360) è gratuito tutti i giovedì e i venerdì più il primo e il terzo sabato e la prima e la terza domenica del mese. E’ l’imperatore Claudio nel 42 d.C. in pochi decenni costruisce su 65 ettari l’area di Portus formata da canali artificiali che abbreviavano il percorso delle merci verso il porto interno, a Testaccio. Ma è Traiano nel 112, con l'aiuto determinante dell'architetto siriano Apollodoro, a perfezionare lo scalo di Roma inventando un porto esagonale, approdo perfetto per almeno 200 grandi navi alla volta. La responsabile dell'area di Portus, l'archeologa Marina Lo Blundo, illustra il nuovo percorso di visita: "Appena entrati si notano file di colonne bugnate, è il portico di Claudio che offre un ingresso sontuoso all'area degli imponenti magazzini, prima quelli traianei poi quelli aggiunti in fase severiana. Poco oltre ecco le indicazioni per la Basilica Paleo-cristiana della città di Portus. Prima di tornare all'ingresso si giunge al recente scavo del cosiddetto molo della Lanterna".
"Il sistema di Ostia e Portus va immaginato tutto insieme: è un sistema di commerci, di idee, di religioni , di aspetti sociali che confluiscono nel mondo romano e ne costituiscono il valore fondante. Portus era ed è una finestra sull'impero, quello straordinario sistema che aveva per baricentro il Mediterraneo", ricorda l'archeologa Mariarosaria Barbera, direttore del Parco archeologico.
Il sito istituzionale del Parco archeologico: (www.parcoarcheologicostiantica.it/it/aree-archeologiche-e-monumentali/porti-imperiali-di-claudio-e-traiano/).