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  •  28/02/2020

AGTA (Associazione Guide Turistiche Abilitate) si unisce alle maggiori associazioni di categoria del comparto turismo nel lanciare l’allarme per le ripercussioni che l’emergenza Coronavirus sta provocando. E richiama l’attenzione sul danno economico che anche le guide, come tutti gli altri componenti della filiera del turismo, stanno registrando. 

La presidente nazionale di AGTA, Isabella Ruggiero, dichiara: 

"Le guide, essendo l’anello finale della catena, risentono a cascata delle perdite di tutte le altre categorie: hotel, trasporti, agenzie, piattaforme web.  

Per esempio, le guide che sono specializzate nelle visite didattiche alle scuole si sono viste cancellare tutti i prossimi servizi. Nel loro  caso si tratta di una perdita totale del 100% del lavoro dell’intera stagione primaverile. Il settore congressi e eventi è nel caos: da lì una serie totale di disdette. 

Il segmento dei tour per turisti stranieri, la cui alta stagione parte da Pasqua e che quindi si sperava tenesse, contando sul superamento dell’emergenza entro un mese, ha anch'esso registrato gravi segnali di allarme. Gli stranieri, infatti, stanno cancellando sia i servizi a breve scadenza sia quelli del periodo estivo, per due motivi: per ora, oltre al timore di essere contagiati, hanno anche paura di essere bloccati al rientro nel loro paese e di subire la quarantena: "We could theoretically still come but I would have to be on a 14 day quarantine when I get back which won’t work with my business/travel schedule”, questa è una delle frasi che si leggono nelle mail di cancellazione.  Invece, per quanto riguarda l’alta stagione, a causa delle notizie allarmistiche e degli scenari da apocalisse dipinti dai media, per quest’anno gli stranieri stanno decidendo di cambiare la meta delle loro vacanze, per viaggiare verso un paese più tranquillo."

Tutto ciò è drammatico in quanto le guide sono lavoratori autonomi a Partita IVA, non dipendenti, quindi privi di ammortizzatori sociali. Di tutte le cancellazioni non riceveranno nessun rimborso. Ogni giornata che una guida rimane a casa è una giornata senza introiti. Coloro a cui sono stati cancellati i tour  non percepiranno alcun reddito, oltretutto dopo la bassa stagione in cui gran parte delle guide non ha lavorato per niente, visto che la professione è fortemente stagionale. 

Conclude Isabella Ruggiero: "Negli ultimi anni l’Italia aveva visto crescere il turismo anche grazie alla sua fama di luogo sicuro dal punto di vista del terrorismo (sappiamo che i conflitti e i rischi maggiori in altre nazioni hanno influito nella scelta della penisola da parte di tante persone). Un eccellente lavoro di anni delle Forze dell’Ordine, che erano riuscite a fare dell’Italia un paese più sicuro degli altri agli occhi del mondo, è stato cancellato dai politici e dai media in una sola settimana. Un danno di cui solo alcuni hanno percepito l’entità. Perché non sarà facile né immediato fare in modo che il resto del mondo torni a credere nella sicurezza del nostro paese, allo stato attuale trattato come un luogo di appestati. Ora che parecchi si sono resi conto che la situazione è sfuggita di mano, probabilmente si comincerà a minimizzare il problema, ma ormai il danno è stato fatto. Occorre da subito una strategia di comunicazione seria ed efficace per ricostruire l’immagine dell’Italia e riportarla ai vertici del turismo internazionale”


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