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  •  14/07/2020
Lorenzo Maria Lucenti

Foto: Roma, Fontana di Trevi

Gli italiani che andranno in vacanza in questa estate post Coronavirus per cosa opteranno? Ce lo dice il sondaggio realizzato dall’Osservatorio Confturismo-Confommercio e da SWG (società che si occupa di ricerca). Quasi la metà dei turisti italiani ha programmato o programmerà vacanze brevi, di 2 o 3 giorni, e il 93% degli intervistati resterà in Italia.

Il turismo è in crisi. Non possiamo negarlo. La maggior parte del flusso turistico in Italia è composto da stranieri. Federalberghi ha stimato un 2020 disastroso: -295 milioni di presenze, -140 mila posti di lavoro (solo per il mese di luglio) e una perdita totale di oltre 16 miliardi di euro.

Anche se la situazione è tragica per albergatori e operatori del settore, parte degli italiani vuole andare in vacanza e lo ha già programmato (36% degli intervistati); un 38% ha in intenzione di programmarla nei prossimi mesi, ma una buona parte di questi (39%) vuole vedere cosa si evolve la situazione COVID.

Non tutti, però, hanno la possibilità di andare. Il 19% ha dichiarato di non avere possibilità economiche o ferie necessarie per le vacanze.

Il sondaggio ha evidenziato proprio la grande preoccupazione degli italiani per le vacanze: il Coronavirus. Stiamo vivendo un periodo particolare, drammatico. C’è un po’ di paura ed è proprio questa paura a far quasi preferire gli italiani «vacanze mordi e fuggi», come le ha definite il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. 4 italiani su 10 faranno vacanze di 2 o 3 giorni e soprattutto vicino casa.

Puglia, Tosca e Sicilia sono le destinazioni più gettonate. Si prospetta un’estate densa di turismo esperienziale tra enogastronomia, benessere e mare. Inaspettatamente, è stato riscontrato un calo di preferenze per le città d’arte, scelte solo per il 15% (lo scorso anno era il 22%).

Quasi tutti gli italiani resteranno in Italia, ma c’è anche un 7% che andrà oltre confine, anche se non di molto. Infatti, le mete più in voga sono: Grecia, Francia, Spagna e Austria, che ha sostituito l’Inghilterra.

La voglia di vacanza c’è, ma c’è anche molta insicurezza dovuta al COVID. C’è bisogno di aiutare il settore turismo. Ne è convinto anche il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè: «Mi auguro che il turismo venga messo con urgenza al centro dei nuovi provvedimenti che Governo e Parlamento si apprestano a varare».


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