“Diventa anche tu un mecenate” è la nuova campagna di Art Bonus, il trampolino di rilancio dei beni culturali e architettonici in Italia. I protagonisti del nuovo spot dedicato al mecenatismo culturale sono le persone, o meglio i visitatori, che guardano e si meravigliano delle bellezze che l’Italia accoglie. Tra le novità di questo ottobre inerenti all’Art Bonus, è stato aperto il Concorso “Progetto Art Bonus” di quest’anno.
Quando visitiamo un museo, un sito archeologico, ma anche uno spettacolo teatrale ci immergiamo in «un’emozione senza tempo». Come si fa a rimanere impassibili davanti all’affresco della Venere in conchiglia di Pompei, o al David di Donatello del Museo del Bargello a Firenze, oppure dinanzi al Giardino delle sculture Fluide di Giuseppe Penone alla Reggia di Venaria Reale di Torino, o ancora durante uno spettacolo del Teatro dell’Opera di Roma. Non si può.
È lo stesso Patrimonio Culturale Italiano, fatto persona, che nello spot ce lo dice. Il nostro Patrimonio ci parla e ci fa capire che è possibile tutelarlo. Diventando mecenate ci regaliamo emozioni e le regaliamo anche alle generazioni future.
Il Ministro Dario Franceschini, tornato in carica, riparte con il mecenatismo culturale. L’Art Bonus è nato per aiutare il patrimonio culturale italiano ed è stato lanciato proprio da Franceschini cinque anni fa, introdotto con il Decreto Legge n.83 del 2014.
L’Art Bonus non è altro che una misura fiscale che vuole favorire il mecenatismo culturale; in sostanza per coloro che effettuano erogazioni in denaro per interventi di manutenzione e restauro vi è un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato. Tutti hanno la possibilità di diventare un mecenate; ci sono, infatti, quattro tipi di donatore: persone fisiche, imprese, fondazioni bancarie ed enti non commerciali. Gli interventi possibili si dividono invece in tre tipologie: (A) manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; (B) sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (come musei e biblioteche) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione; (C) realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
In cinque anni sono stati raccolti circa 387 milioni di euro per 3.300 interventi. Le persone fisiche/giuridiche che sono diventate dei mecenati sono state invece 12.755. Nel 2016 il mecenatismo aveva raggiunto 122,7 milioni di euro. Il mecenatismo è cresciuto molto: nei primi due anni c’è stata una media di 61 milioni di euro, negli ultimi tre la media è di 88,1 milioni di euro.
Anche senza donazione potremmo diventare “mecenati”, in senso molto ampio. Il 3 ottobre 2019 è stato aperto il Concorso “Progetto Art Bonus dell’anno”. L’iniziativa premierà il progetto finanziato attraverso l’Art Bonus. L’obiettivo finale è dare una gratificazione anche ai mecenati che, in senso stretto, hanno finanziato il restauro e la manutenzione di opere o siti.