A Roma riprenderanno a dicembre i lavori per riunire il Foro di Traiano e dureranno circa 6 mesi per concludersi nel 2019. “Verrà rimosso il tratto iniziale della via Alessandrina, per una lunghezza di 30 metri circa, allo scopo di unificare i due settori del Foro di Traiano rimasti separati dalla strada dopo gli scavi del 1998-2000”, spiega la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cui è affidata la direzione dei lavori. Il cantiere, finanziato con una donazione di un milione di euro da parte del Ministero della Cultura e del Turismo dell'Azerbaijan, fino ad ora ha subito due sospensioni, l'ultima a marzo del 2017, a causa del ritrovamento nel sottosuolo di alcuni cavi elettrici per l'illuminazione pubblica. Oggi sono iniziate le operazioni di rimozione dei suddetti cavi, al termine delle quali cominceranno i lavori di scavo vero e proprio, si ipotizza, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, intorno alla prima metà di dicembre.
Sempre ai Fori Imperiali è prevista un'altra operazione finanziata da un mecenate - l'uzbeco Usmanov - attualmente in fase di progettazione: far risorgere la Basilica Ulpia attraverso l'anastilosi (una tecnica per l'innalzamento delle colonne).
La proposta di rinnovamento a livello urbanistico dell'area dei Fori Imperiali (convogliata nel “Progetto Fori”) era stata messa a punto già alla fine degli anni Settanta, quando fu eletto sindaco di Roma Luigi Petroselli. Subito dopo la sua elezione, il Comune eliminò il piazzale che separava il Colosseo dall’arco di Costantino e dal resto del complesso Foro-Palatino, ricostituendo così l’unità Colosseo-Foro Romano-Campidoglio e la continuità dell’antica via Sacra. Con la morte improvvisa di Petroselli nel 1981, il Progetto Fori e uno dei suoi punti centrali, ovvero eliminare via dei Fori Imperiali, la via voluta da Benito Mussolini per collegare Piazza Venezia al Colosseo e mantenere intatta la via Alessandrina, ebbero una progressiva battuta d'arresto. Nel 2014 l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino inserì il Progetto Fori nel suo programma, in quanto “ha rappresentato fin dalla sua prima proposizione nel 1979 l’insegna del rinnovamento urbanistico della Capitale”. Prima della caduta della Giunta Marino, era stata però predisposta l'eliminazione del tratto settentrionale della via Alessandrina, per permettere la riunificazione dei Fori di Traiano, Augusto e Nerva. Il progetto, ripreso durante l'amministrazione di Virginia Raggi, ha subito delle sospensioni tra il 2016 e il 2017, a causa, come già accennato, del ritrovamento di alcuni cavi elettrici durante gli scavi, ma ora si auspica che possa giungere a compimento nel 2019.