Lo scorso autunno FANNIUS l’associazione che gestisce Il Museo Didattico del Libro Antico, all’interno della Villa d’Este a Tivoli, è stata sfrattata dai locali dove svolgeva la sua attività, dal direttore della Soprintendenza Speciale Villa Adriana-Villa d’Este, senza che sia stata indicata una sistemazione alternativa. La decisione è stata presa in base all’applicazione di direttive ministeriali per rendere “produttivi” gli immobili, liberandoli da concessioni più o meno gratuite ad associazioni culturali. Ora, a difesa dell'attività dell'associazione, ha presa posizione anche Italia Nostra.
Il Museo Didattico, diretto dal Professor Antonio Basile, che svolge attività di ricerca nel settore della conservazione e restauro dei documenti antichi, papiri, pergamene e cartacei, è una struttura permanente nata nel 1979 per il mondo della scuola che acquisisce conserva ed espone beni culturali con finalità di educazione e di studio. Svolge le sue attività in collaborazione del MIBAC e del Ministero della Pubblica Istruzione. Gestisce anche un Centro di Archeologia Libraria e Bibliotecaria all’interno della Villa Adriana. L’elevata qualità degli studi è testimoniata dalla collaborazione con istituzioni quali i Musei Vaticani e il British Museum, e dalle convenzioni stipulate con il C.N.R. e con la competente Soprintendenza. L’associazione svolge anche una notevole attività didattica in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado di tutto il Lazio, che organizzano visite che suscitano notevole interesse tra gli studenti. Organizza anche conferenze e mostre. Lo scorso 5 luglio l’agenzia di stampa nazionale ANSA, settore ANSA Viaggi.Art, ha dedicato al Museo Didattico del Libro Antico un interessante articolo.
Contro lo sfratto, l’associazione ha presentato un ricorso al T.A.R. del Lazio, tuttora pendente, e si è appellata alla Regione Lazio che con i suoi fondi ha reso possibile, in buona parte, l’attività della FANNIUS. Anche se qualche dubbio può nascere dal fatto che la nuova giunta Zingaretti ha ritenuto di dover fare a meno di una delega alla cultura (ne mantiene però, per il momento, una per la “cultura del cibo”).
A sostegno dell’attività dell’associazione FANNIUS, lo scorso mese si è conclusa la raccolta firme tra le scuole del Lazio, che hanno avuto contatti con l’associazione, che ha raggiunto l’obiettivo di circa 14.000 firme di studenti e 2.000 di insegnanti.
A questo stato della vicenda, che auspichiamo si concluda positivamente per l’associazione, una domanda è d’obbligo: “Che senso ha far cessare una così meritevole iniziativa che da lustro sia al Ministero dell’Istruzione che al Mibact. Forse il perverso, ingiustificato operare, talvolta è accompagnato da ignoranza nel senso di non comprendere a fondo il rilevante valore aggiunto che il museo reca?”.