Nel decreto che è stato varato lo scorso venerdì dal Consiglio dei Ministri per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, ci sono anche misure riguardanti il turismo. Lo ha dichiarato il ministro della cultura, Dario Franceschini, in seguito ad un incontro con le categorie imprenditoriali al Mibact. "Il turismo ha l'impatto diretto più pesante perchè stanno crollando le prenotazioni, e gli albergatori che devono restituire le caparre hanno problemi di liquidità. Perciò nel decreto di stasera, che si occuperà essenzialmente di dilazione dei pagamenti, ci saranno anche specifiche misure sul turismo". Hanno preso parte alle riunioni i rappresentanti di Fiavet, Assoturismo Confersercenti, Assohotel, Confindustria Alberghi, Federalberghi, Astoi Confindustria Viaggi, Federturismo, tra gli altri.
"Il ministro ha ben compreso quale è la posizione delle agenzie di viaggio in questo momento soprattutto sul problema delle gite di istruzione per cui c'è necessità di intervenire sui fornitori stranieri per avere a nostra volta i rimborsi. Fiavet sottolinea che siamo in una fase di emergenza in cui in cui l'economia del settore ha bisogno di un sostegno urgente, poi sarà sicuramente necessaria una fase di rilancio incentrata sulla comunicazione per far ripartire il settore". "E' passato comunque il concetto che il problema non è circoscritto alla zona rossa ma riguarda tutte le imprese italiane", ha dichiarato Ivana Jelinic, presidente di Fiavet. Il documento consegnato al ministro Franceschini a sostegno dei lavoratori e delle imprese nel settore del turismo è stato firmato da Fiavet, Federalberghi, Faita, Fipe a rappresentare 200.000 imprese che danno lavoro a 1,5 milioni di persone per un valore aggiunto delle attività turistiche equivalente a 90 miliardi di euro. Tra le richieste ci sono l’ottenimento di ammortizzatori sociali ed altre forme di sostegno al reddito; la sospensione provvisoria del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, delle imposte dirette ed indirette e di altri tributi ed imposte locali; la sospensione dei mutui; l’ottenimento di indennizzi per le società che abbiano subito un blocco totale della propria attività. Fiavet richiede inoltre un’azione da parte degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale di sensibilizzazione delle Ambasciate straniere in Italia e degli ambasciatori italiani per evitare che si eviti di viaggiare da e per l’Italia creando un danno importante al nostro Paese.
Le norme sul turismo presenti nel decreto riguardano la sospensione dei versamenti tributari e contenutivi e il rimborso per viaggi e pacchetti turistici. Fino al 30 aprile 2020 i versamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali per agenzie di viaggi, tour operator e le altre imprese ricettive del settore turistico in tutta Italia saranno sospese. Inoltre, chi non è potuto partire con il proprio pacchetto turistico in seguito alle misure adottate per l’emergenza Coronavirus (è valido per pacchetti turistici da e per la zona interessata dal contagio, per eventi annullati per ordinanze e decreti, per le gite scolastiche) avrà diritto ad un rimborso, anche attraverso voucher.
"Sono prime misure che dimostrano un segnale di attenzione verso quegli operatori economici che in prima battuta risultano gravemente colpiti dalla situazione creatasi a causa del coronavirus, ma chiediamo al Governo e all'Europa che ne seguano altre” In questo modo l’assessore al turismo del Comune d Firenze, Cecilia del Re, si è espresso riguardo le prime misure adottate del CdM. "Il Governo, riconoscendo la specifica criticità per il settore turistico alberghiero ha previsto già in questo decreto alcuni primi provvedimenti a sostegno del settore su tutto il territorio nazionale", dichiara Confindustria Alberghi, in riferimento all’approvazione del decreto. "È una prima misura molto importante, necessaria. Ma non basta", sottolinea il governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. "Ieri è stato preso un provvedimento molto importante ovvero lo sblocco della cassa integrazione in deroga. Questo permetterà, senza risorse in più da Roma, di utilizzare i fondi già in possesso delle Regioni per i lavoratori", conclude Bonaccini. Sono solo alcune delle prime dichiarazione riguardo l’approvazione del decreto legge.