Ieri mercoledì, alle ore 10, il ministro Dario Franceschini, titolare dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, in video audizione, ha riferito in Commissione industria, commercio e turismo al Senato, sul futuro per i musei, il comparto del cinema e dello spettacolo in genere, e anche per il turismo. "Un settore in ginocchio, per cui lo stato di crisi non e' sufficiente, perche' e' in "stra-crisi", ben oltre l'emergenza. Nel dramma generale della crisi gli va riconosciuta una sua straordinarieta'. Per questo serve un intervento straordinario" è stata la dichiarazione del ministro Franceschini per il settore del turismo che vale 13% del Pil e quest'estate, senza la crisi sanitaria, avrebbe dato lavoro a piu' di 1 milione di addetti. Il ministro non anticipa alcuna delle misure che il Governo potrebbe adottare per attenuare il dramma di questo settore primo ad essere stato colpito dalla crisi ed ultimo settore economico che ne uscirà. "Ma per rispetto al governo e al Parlamento - spiega il ministro - non voglio anticipare le misure di cui stiamo discutendo in queste ore, perchè le misure sono certe quando diventano norme, non quando sono annunciate". Qualche dettaglio, del pacchetto di aiuti che ci sarà prossimo dl lo lascia percepire: ”Stiamo lavorando - spiega - perchè le vacanze in Italia si possano fare, ma saranno comunque vacanze diverse. Ho chiesto al Comitato tecnico scientifico, che sta lavorando in queste ore, prescrizioni di sicurezza per tutti i settori che riguardano il mio ministero, da teatri, cinema, musei ed eventi, per consentire la loro riapertura in sicurezza e li ho chiesti anche per il turismo, quindi alberghi, stabilimenti balneari e spiagge in generale”. Il ”bonus vacanze" sarà in pratica un tax credit per tutte le famiglie sotto una soglia di reddito medio basso. La somma andrà spesa entro il 2020 in tutte le strutture ricettive. E’ prevedibile anche l’adozione di una misura per estendere il credito d'imposta o un ristoro per i canoni di locazione di tutte le aziende del settore turistico, anche le più piccole, in proporzione all'affitto pagato oltre a riconoscere a tutte le aziende del turismo una misura di ristoro a fronte del calo di fatturato oltre una certa soglia. Nel prossimo DL non dovrebbero mancare le misure per la cassa integrazione (che nel turismo non c'era) e i 600 euro per gli autonomi estesi anche ai lavoratori del turismo, "il Governo - aggiunge il ministro - sta studiando una misura per tutelare tutti i lavoratori stagionali. Quindi non solo quelli che hanno lavorato lo scorso anno, che sono i più facili da individuare, ma trovare un criterio oggettivo per individuare anche quelli che avrebbero lavorato quest'anno se non ci fosse stata la crisi e non hanno lavorato lo scorso e' più’ complicato. Ma ci stiamo applicando".
Nella video audizione, la Commissione industria ha ascoltato anche il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci che ha annunciato che il 2020 vedrà un -40% dei visitatori totali nazionali e internazionali rispetto al 2019, quindi un calo di 47 milioni di visitatori per una minor spesa di 65 miliardi di euro. Palmucci ha parlato di "un impatto molto significativo, per non dire catastrofico" del Covid-19. Nei mesi gennaio-aprile 2020 si è poi registrato un -65% dei voli internazionali verso l'Italia, un dato coerente con quello di Francia e Spagna. Inoltre, le prenotazioni di voli a giugno-agosto ammonta a un -70% sul 2019, anche questo simile a Francia e Spagna”. "Sono cauto sulle previsioni di un ritorno a dati 2019 al 2023. Bisognerà vedere cosa accade nelle prossime settimane", ha detto Palmucci, che ha poi evidenziato come occorre valutare l'impatto delle tariffe aeree che "si prevedono in aumento".
Le prime reazioni all’intervento del ministro: "Aspettiamo finalmente aiuti alle imprese del turismo. Finora abbiamo sentito parlare del bonus, che ben venga come aggiunta, ma non e' un aiuto al turismo ma alle famiglie (a cui dai la possibilità di andare in vacanza). Poi la cassa integrazione, che e' un aiuto sacrosanto ma e' per i dipendenti e di nuovo non per le imprese" dice il presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca che chiede la cancellazione o il rinvio delle imposte e un contributo a fondo perduto, idea quest'ultima condivisa anche da Marina Lalli, presidente vicaria di Federturismo Confindustria. Parla di tempi supplementari Luca Patane', presidente di Confturismo-Confcommercio che tuona: "Basta con i provvedimenti a macchia di leopardo. Il turismo si fa su scala nazionale ed internazionale e non e' compatibile con i confini degli Stati chiusi e le limitazioni agli spostamenti tra Regioni". Vittorio Messina di Assoturismo Confesercenti mette in luce un altro problema: "Gli speculatori esteri si stanno già affacciando per rilevare a prezzi stracciati le nostre migliori strutture, sfruttando le difficolta' gravissime degli imprenditori e l'inerzia del governo nel pensare a degli aiuti concreti, mirando a lucrare il massimo dividendo da questa tragedia economica".
'Il ministro Franceschini riconosce giustamente che, nell'emergenza che sta colpendo tutta l'Italia, ci sono settori che sono ancora più penalizzati di altri, come il turismo che sta attraversando una crisi straordinaria, senza precedenti, che richiede soluzioni straordinarie anche perché il comparto continuerà a soffrire ancora per mesi e per anni. Ora, però, il ministro e il Governo devono dimostrare concretezza e passare all'azione''. Lo afferma Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l'associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding. ''Il nostro settore può uscire da questa emergenza economica - continua Boccardi - solo a condizione che a ciascuna azienda del turismo, degli eventi e del wedding siano destinate risorse statali a fondo perduto per un ammontare minimo del 25 per cento sui ricavi del 2019.
"Il ministro Franceschini cade dal pero e finalmente si sveglia. Messo alle strette dalle nostre pressioni e dalla rivolta di albergatori, ristoratori, balneari e di tante altre categorie ormai economicamente in ginocchio, corre ai ripari, si rimangia quello che ha sin qui dichiarato e impedito e promette solo ora di realizzare quello che avrebbe dovuto aver ben chiaro già da molto tempo e in particolare nei recenti due mesi di colpevole e assurda inattività. Ma la sua credibilità e' tale che non ci stupiremmo se ai proclami non seguissero comportamenti e misure concrete per tutto il settore del turismo". Lo dichiarano Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo FDI in commissione Attività produttive e Gianluca Caramanna, responsabile Turismo di FDI.