Sono state divelte dal piano stradale e rubate 20 “pietre d’inciampo” dedicate ad altrettanti membri della famiglia Di Consiglio al Rione Monti in Roma. Le ‘pietre d’inciampo o Stolpersteine sono state installate dal 1995 in tutta Europa dall’artista tedesco Gunter Demnig in memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento. In Italia, in particolare a Roma, se ne contano più di 200. Delle dimensioni di un “sanpietrino” riportano, sulla superficie in ottone lucido, il nome della vittima della persecuzione nazifascista nel luogo dove visse e dove, in molti casi, ebbe inizio la deportazione. L’opera intende ridare individualità a coloro che furono ridotti ad essere soltanto un numero. Un “inciampo” non fisico, piuttosto visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per furto aggravato dall'odio razziale. Il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale che ha delegato i carabinieri a svolgere le indagini. La denuncia del furto arriva dall'Associazione Arte in Memoria che dal 2010 si occupa dell'installazione delle pietre nella Capitale.