L'Assemblea dell'Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali (Anica), riunitasi ieri, ha riconfermato Francesco Rutelli nel ruolo di presidente per il prossimo triennio che scadrà ad ottobre 2022. Le tre Sezioni che compongono la Giunta dell’Anica (produttori, distributori e industrie tecniche), hanno prima indicato Rutelli come unico candidato, poi, l’Assemblea, a scrutinio segreto, all’unanimità lo ha nominato.
L’Anica, fondata più di settant’anni fa (oggi ricorre il 75° compleanno), è l’Associazione che rappresenta le industrie italiane del cinema e dell’audiovisivo nei rapporti con le istituzioni e nelle trattative sindacali. Inoltre è deputata a stabilire relazioni con tutti i maggiori attori del sistema, per la valorizzazione del settore cinematografico (in primo luogo quello nazionale) in Italia e all’estero.
Secondo Rutelli, "la crescita dell'Anica, cui partecipano le grandi associazioni dell'esercizio, quelle dei cartoonist e degli esportatori, e' marcata dal rafforzamento delle sezioni dei produttori, dei distributori e delle imprese tecniche, e dall'ingresso di nuove aziende fornitrici di servizi all'avanguardia, creatrici di contenuti digitali e promotrici di talenti, di nuovi produttori originari, di editori di contenuti audiovisivi specializzati. Il 2019 segna una positiva inversione di tendenza nelle sale cinematografiche, frutto anche della collaborazione di tutta la filiera per rilanciare la stagione estiva; vedra' l'approvazione - grazie ad un costante dialogo con il governo - delle nuove norme per gli investimenti e la programmazione da parte delle tv e delle piattaforme digitali; la prosecuzione, speriamo accelerata e semplificata, dell'attuazione della Legge 220/2016. Il prodotto della creativita' italiana e' in crescita, con una domanda che richiede maggiori investimenti privati e una sicura regia pubblica per far fronte agli enormi investimenti di nuovi soggetti globali in cinema e audiovisivo nei maggiori paesi europei e nel mondo. La crescente domanda di contenuti richiede anche di rafforzare le nostre capacita' di co-produrre per un pubblico internazionale e di formare nuove professionalita' in grado di competere in un ecosistema creativo e industriale radicalmente trasformato”.