Foto: l'area archeologica di Dayr al-Barsha
In un'antica bara egiziana sono state trovate incisioni che possono essere considerate come la piu' antica copia di una "mappa per l'anima" che avrebbe dovuto aiutare i defunti a navigare attraverso un passaggio pericoloso fatto di laghi infuocati e di demoni per raggiunger il regno di Osiride, quindi la vita eterna. Il sepolcro che ospita la bara e' stato scoperto nel 2012 a Dayr al-Barsha, un villaggio nel Medio Egitto, e sarebbe stato costruito 4 mila anni fa. Le incisioni, descritte su The Journal of Egyptian Archaeology, hanno anche rivelato che dentro la bara non c'e' un uomo ma una donna. Le scoperte sono state fatte da un professore del Dipartimento di Archeologia della Katholieke Universiteit Leuven e direttore del progetto archeologico Dayr al-Barsha, Harco Williams. Prima di questa recente identificazione, si riteneva che la bara fosse la dimora di Djehutinakht I, che era un antico "Signore delle Lepre" egiziano, come menzionato nelle iscrizioni. Ma questo ultimo studio suggerisce che la bara era abitata dal corpo di una donna chiamata Ankh. L'antica mappa dei morti e' incisa in due pannelli di legno e sebbene siano state trovate versioni su altre bare, questa e' la piu' antica della storia. (Agi)