Foto: Greve in Chianti (FI)
Il borgo collinare di Asolo (Treviso), la capitale del Chianti fiorentino Greve in Chianti (Firenze), la città della Rupe Orvieto (Terni) e la piccola polis Pollica (Salerno), sperimenteranno, con un progetto pilota congiunto CittaSlow International, il turismo slow italiano. Si tratta di una sperimentazione a livello internazionale nata in seno all'annuale assemblea CittaSlow Italia (che riunisce 84 città italiane; sono 240 nel mondo) che, in un'ottica di turismo sostenibile, si concretizza in un itinerario inedito, il primo in Italia, limitato nei numeri e nello spazio per rispettare i luoghi e le comunità, che guarda all'ambiente e alla cultura come possibilità per lo sviluppo dei territori locali, puntando alla valorizzazione dei borghi, allo sviluppo sostenibile e alla residenzialità. Un moderno Grand Tour, il viaggio in Italia che compivano i rampolli europei nel XVII secolo, alla scoperta di cultura, arte, storia in totale assenza di fretta. L'idea ha iniziato a delinearsi nel 2016, muovendo dall'esigenza di differenziare il turismo nelle piccole città privilegiando i periodi meno affollati ('fuori stagione'), puntando sulla dimensione internazionale e quindi la vicinanza di un aeroporto. Quattro tappe che non fanno parte delle principali vie turistiche rivolte soprattutto a un turismo extraeuropeo, quattro tesori da scoprire non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche paesaggistico ed enogastronomico (tipici sono l'olio per Asolo, Orvieto e Pollica) e il vino (per Asolo, Chieve e Orvieto). Gli spostamenti avverranno in pullman e ogni città proporrà una propria guida specializzata, con il compito di far conoscere anche l'artigianato e le piccole produzioni locali. Il pacchetto, ideato e promosso dai quattro Comuni, prevede una permanenza di 20 giorni, quattro per ciascuna località: l'arrivo è previsto a Venezia, città dalla quale raggiungere Asolo e proseguire poi per Greve in Chianti, Orvieto e Pollica, con partenza infine da Napoli. La promozione internazionale invece è in capo al coordinamento CittaSlow International, a livello locale ai sindaci e alle amministrazioni comunali. Il progetto non è ancora del tutto concluso e già giungono i primi segnali di gradimento: un gruppo di 40 persone provenienti dal Sud Corea si è già preiscritto.