Una visita non breve quella della delegazione della Commissione Cultura e istruzione del Parlamento Europeo iniziata lunedì 28 ottobre nella Città dei Sassi per conoscere e valutare quanto realizzato dal programma di Matera 2019. Una delegazione numerosa, composta da 19 membri tra tecnici e politici e tra questi: Sabine Verheyen, Presidente della Commissione, Petra Kammerevert, Alexis Georgoulis, Domènec Ruiz Devesa, Irena Joveva e il Capo dell'Unità Europa Creativa della Commissione Europea - Direzione generale Istruzione, gioventù, sport e cultura, Barbara Gessler
Ieri, a chiusura della visita, la conferenza stampa a Palazzo Garattini a Matera. La Presidente Sabine Verheyen ha invitato a non disperdere il grande entusiasmo che ha contraddistinto il lavoro fatto fino ad ora. Quello che ha colpito di più la commissione, è stata l'impostazione partecipativa al programma di Matera 2019; è piaciuta la formula del Passaporto che ha concesso l'accesso a tutti eventi consegnando a tutti l'identità di cittadino di Matera con un messaggio fortemente inclusivo. Apprezzato il lavoro fatto che lascerà 3 grandi eredità: la valorizzazione di alcuni luoghi come l'Open Hesign School, l'hangar di Cava Paradiso con il progetto degli archivi e la Cava del Sole; la rete fra Matera e le altre città italiane ed europee.
A chiudere l'incontro è stato il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, che ha parlato di "un progetto politico a cui si sta lavorando per i prossimi anni, in grado di far fruttare quanto messo in campo in 10 anni di lavoro, e di implementare le politiche europee di cui Matera è diventata orgogliosamente il simbolo". Adduce ha infine invitato i membri della delegazione a trasferire le loro sensazioni alle massime Istituzioni europee, nazionali e regionali, affinché possano continuare a sostenere il processo avviato con Matera 2019.