Apre oggi a Parigi al Louvre, la grande esposizione per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, intitolata semplicemente "Léonard de Vinci”. Rimarrà aperta fino al 24 febbraio 2020 per un pubblico, atteso, di 500.000 visitatori. 11 opere delle 15 certe di Leonardo, per un totale di 162 fra dipinti, disegni, manoscritti e sculture e oggetti prestati dai principali musei del mondo. La Gran Bretagna, ha prestato una quarantina di opere, tra cui il cartone per la "Sant'Anna" dalla Burlington House di Londra e uno studio preparatorio, proveniente dalla Royal Collection di Londra, del "Salvator Mundi de Ganay", che compensa, in parte, la mancata esposizione del "Salvator Mundi" venduto all'asta per 450 milioni nel 2017 e sparito nel Qatar. La Pinacoteca Vaticana ha inviato il "San Girolamo penitente" mentre la Biblioteca Ambrosiana di Milano ha concesso il ”Ritratto di musico". I musei italiani, assieme al contestato disegno dell’Uomo di Vitruvio hanno prestato ben 23 opere, tra cui, "La Scapiliata" da Parma, da Torino lo studio per il volto dell'angelo della "Vergine delle Rocce” e dagli Uffizi il primo disegno di Leonardo, un paesaggio; anche questo uscito dall’Italia con strascico di polemiche sul prestito.
Sono in mostra gli altri quattro dipinti di Leonardo posseduti dal Louvre: la "Belle Ferronnière", la "Vergine delle Rocce", la "Sant'Anna" e il "San Giovanni Battista”. Dallo Szépm?vészeti Múzeum di Budapest è presente uno studio per la "Battaglia di Anghiari”. La "Gioconda”, per ragioni di sicurezza, non fa parte del percorso espositivo ma può essere ammirata nella sua sala da poco rinnovata. Accanto alla "Gioconda", in occasione della mostra, ci sarà "Mona Lisa: Beyond the Glass", la prima esperienza in realtà virtuale mai realizzata al Louvre.
Curatori dell'imponente rassegna, che ha richiesto 10 anni di lavori, è Vincent Delieuvin, capo conservatore del dipartimento delle pitture del Louvre, con Louis Frank, capo del dipartimento delle arti grafiche. Per realizzare la grande mostra i due curatori hanno riunito i risultati dei rispettivi lavori. Per il Louvre, si tratta di "una retrospettiva senza precedenti della carriera pittorica di Leonardo, che illustra come l'artista abbia dato massima importanza alla pittura e come la sua indagine sul mondo, che ha definito 'la scienza della pittura', fosse lo strumento della sua arte, cercando addirittura di dare vita ai suoi dipinti".