Foto: Padova - Dipinto olio su tela del pittore Giulio CARPIONI (1613-1678) oggetto di furto perpetrato da ignoti nel 1975 ai danni dell’Accademia di Belle Arti di Napoli;
Più di 19.000 manufatti archeologici e altre opere d'arte sono stati recuperati nell'ambito di un'operazione globale che copre 103 paesi e si concentra sullo smantellamento di reti internazionali di trafficanti di arte e antichità. 101 sospetti sono stati arrestati e 300 indagini avviate nell'ambito di questa repressione coordinata. Le reti criminali gestivano beni archeologici e opere d'arte saccheggiate da paesi colpiti dalla guerra, nonché opere rubate da musei e siti archeologici.
Per l’italia,il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha partecipato all’operazione internazionale “Pandora IV”, coordinata da Interpol ed Europol. Nell’ambito dell’operazione, giunta alla sua quarta edizione, il TPC ha ospitato a Roma, per la settimana del cyberpatrolling, funzionari di polizia e doganali di numerosi Paesi europei, rappresentanti di Europol, Interpol e del World Custom Organization. I partecipanti, sfruttando le potenzialità di verifica offerte dalla Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti in possesso del TPC, sovente utilizzata in ambito internazionale essendo la più completa, hanno effettuato un esteso controllo del web (siti di case d’asta, pagine di commercio elettronico specialistico e generico, piattaforme social media) finalizzato all’individuazione di beni culturali di sospetta provenienza, da rendere oggetto di approfondimento durante la fase operativa dell’operazione. Questa sola attività è valsa il sequestro di 8.670 beni culturali provento di reato o contraffatti, corrispondenti al 28% del totale dei beni sequestrati durante “Pandora IV”.
Nel periodo di azione coordinata, in cui ogni Paese ha dato il massimo impulso alla tutela sviluppando indagini sulle aggressioni criminali al patrimonio culturale ed effettuando mirate attività di controllo e prevenzione, sono stati sequestrati, a livello internazionale, tra gli altri: La dogana afgana ha sequestrato 971 oggetti culturali all'aeroporto di Kabul proprio mentre gli oggetti stavano per partire per Istanbul, in Turchia; la polizia nazionale spagnola (Policia Nacional), in collaborazione con la polizia colombiana (Policia Nacional de Colombia), ha recuperato all'aeroporto di Barajas a Madrid alcuni rarissimi oggetti precolombiani acquisiti illegalmente attraverso il saccheggio in Colombia, tra cui una maschera d'oro Tumaco unica e diversi figurine d'oro e oggetti di gioielleria antica; tre trafficanti sono stati arrestati in Spagna e le autorità colombiane hanno condotto perquisizioni a Bogotà, provocando il sequestro di ulteriori 242 oggetti precolombiani, il più grande sequestro mai registrato nella storia del paese. L'indagine su un singolo caso di vendita online ha portato al sequestro di 2.500 monete antiche da parte della forza di polizia federale argentina (Policia Federal Argentina), il più grande sequestro per questa categoria di articoli, mentre il secondo più grande sequestro è stato effettuato dalla polizia statale lettone ( Latvijas Valsts Policija) per un totale di 1.375 monete. Sei forze di polizia europee hanno denunciato il sequestro di centotto metal detector, dimostrando che il saccheggio in Europa è ancora un'attività in corso. Per l’italia, il TPC con il supporto dei Comandi territoriali dei Carabinieri ha:
- effettuato 124 controlli ad aree d’interesse archeologico e monumentale;
- verificato 130 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori;
- contestato 3 violazioni amministrative;
- denunciato 14 persone in stato di libertà;
- verificato 1.368 beni nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, di cui 35 sono ancora oggetto di indagini sulla provenienza;
- sequestrato 372 beni culturali per un valore complessivo di € 502.000,00, tra cui:
- Roma: 1 ricamo su tela falsamente attribuito ad Alighiero Boetti; 1 aureo di Claudio/Agrippina; 1 disegno, matita su carta, falsamente attribuito a Giorgio de Chirico; 3 sculture antiche in marmo riproducenti angeli, trafugate nel 1999 dalla Chiesa di Santa Maria del Plesco a Casamarciano (NA); 2 dipinti, olio su tela, falsamente attribuiti a Eliano Fantuzzi;
- Castel Gandolfo (RM): 13 reperti archeologici di epoca romana;
- Cupra Marittima (AP): 141 reperti archeologici di epoca romana risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il II d.C.; 150 reperti litici preistorici;
- Montesilvano (PE): 4 documenti archivistici risalenti al XIV e XVIII secolo, con classificazioni riconducibili a Comuni dell’Abruzzo;
- Giuliano Teatino (CH): 3 manoscritti del secolo XVIII appartenenti ad un ente ecclesiastico;
- Comunanza (AP): 48 reperti archeologici risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. ed il II d.C.;