La Fase 2 non può dimenticare i musei locali che anzi, "devono essere accompagnati da un piano di valorizzazione e di marketing che in parte sosterremo come Regione Toscana". E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani appena ricevuto l'appello inviato dai sistemi museali toscani al ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, in vista della riapertura dei musei il 18 maggio. A chiedere la “promozione” dei musei toscani locali allo stesso rango dei musei statali, sono Alessandro Ricceri presidente della Fondazione Musei Senesi e Irene Lauretti presidente del Sistema Musei di Maremma, che si sono fatti portavoce di un'istanza condivisa da altri 17 su 20 sistemi museali toscani, di una regione, che contiene il 25 per cento beni artistici dell'intero paese. Gli ultimi dati Istat risalenti al 2018 evidenziano come, dei 553 musei toscani, ben 497 non sono statali: un valore confermato dalla media nazionale pari al 90,6%. In questi musei sono stati oltre 16 milioni i visitatori a fronte di 7,5 milioni dei musei statali; e ancora a livello occupazionale gli stessi musei locali impiegano 5.300 addetti contro i 1.794 di quelli statali.
Nell’appello al ministro, oltre alla richiesta di valorizzare e promuovere debitamente i musei locali, c’è anche la richiesta di provvedere ad estendere l'esenzione dell'Iva per tutti i servizi legati al funzionamento dei musei locali e non solo per le visite guidate e le attivita' didattiche. "I nostri musei sono spesso etichettati come minori, rispetto ai grandi musei nazionali - scrivono Ricceri e Lauretti - invece queste realta' museali in tutto il Paese, ma tanto piu' in Toscana rappresentano un tessuto straordinario per la diffusione e la difesa della cultura nei territori". Secondo i due presidenti quella dei musei locali e' "una rete che, tanto piu' nel caso toscano, e' una leva economica anche per quel turismo lento che potra', seppure in misura ridotta, riattivarsi almeno su base nazionale nei prossimi mesi. Per questo siamo convinti che i musei grandi e piccoli rappresentino una risorsa determinante per il nostro Paese e che avranno un ruolo importante dopo la fine dell'emergenza per il rilancio del settore culturale"