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  •  23/07/2020
Ilaria Inchingolo

"Noi abbiamo scelto nel 2014 di mettere nello stesso Ministero Turismo e cultura, per ragioni abbastanza evidenti: la cultura è il principale attrattore del turismo in Italia, lo è anche rispetto agli altri tipi di turismo". Lo ha dichiarato il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini all’incontro webinar “Pwc Italia 2021”. "Si lavora in perfetta sinergia. Quando faccio una scelta, non mi chiedo neanche se la faccio come Ministro della cultura o come Ministro del Turismo. Se vanno più persone nei musei, aiuto la cultura, ma aiuto anche il turismo", sottolinea Franceschini.

Il turismo internazionale tornerà, e lo farà con lo stesso ritmo di crescita che aveva precedentemente. Per Franceschini, se in precedenza era di fondamentale importanza controllare una forte crescita per decongestionare mete che non erano in grado di sopportare un grande numero di visitatori, alcune delle strategie attuate – come lavorare sulle città d’arte, sui borghi, sui cammini, sul turismo lento, sulla riscoperta del patrimonio più nascosto – possono essere valide anche per la situazione attuale, in cui è fondamentale distribuire il turismo sul territorio nazionale, dato il grande numero di italiani che non vanno in vacanza all’estero.

"Abbiamo le città d'arte, abbiamo le bellezze naturali, le ferrovie storiche, le piste ciclabili: un patrimonio infinito, perfettamente in linea con il tipo di turismo a cui dobbiamo puntare. So che adesso può sembrare paradossale o anche sbagliato parlarne, ma finita l'emergenza Covid il turismo internazionale tornerà. L'Italia è rimasta e sarà sempre la prima meta desiderata di viaggio di tutti i turisti del mondo, come dicono tutti gli studi e i sondaggi. Quindi bisogna prepararsi a questo, moltiplicando le mete attrattive di turismo internazionale. Se no troveremo troppa gente in determinati luoghi, rendendo ingestibile la politica dei flussi o anche la visibilità stessa dei monumenti, e dall'altro lato luoghi bellissimi non visitati. Dunque, tutta la promozione, tutta l'attività e la moltiplicazione degli attrattori va in questa direzione".

Franceschini ha inoltre ribadito l’importanza della digitalizzazione, una delle principali esigenze del visitatore in ogni parte del mondo: il wifi, la banda larga, servizi di accoglienza turistica online. Per questa ragione è stato previsto negli anni scorsi un tax credit per agevolare la digitalizzazione delle strutture ricettive. E’ necessario proseguire in questa direzione, dichiara Franceschini, con una gamma di prodotti digitali che possa agevolare i turisti nella preparazione del viaggio, nella visita di un museo o nel rivolgersi ad un hotel.

"Bisogna lavorare molto anche sulle strutture materiali: quando un turista arriva nel nostro Paese da una parte lontana del mondo, atterra a Fiumicino o a Malpensa; da lì vuole salire su un treno ad alta velocità e arrivare in poche ore in tutti i posti d'Italia, anche i più lontani. Quindi, primo punto, intermodalità, interconnessione tra sistema aeroportuale e sistema ferroviario ad alta velocità. Secondo punto: non è possibile, non è giusto che l'alta velocità si fermi a Salerno, bisogna che arrivi in Sicilia; serve una seconda dorsale dal Sud al Nord, che vada da Taranto a Trieste seguendo la linea Adriatica, offrendo anche una grande opportunità: spostare all'interno quella linea e liberare 500km di costa e di spiagge bellissime, che oggi sono danneggiate dal fatto di avere una linea di treno dell'Ottocento a pochi metri dal mare. Alta velocità, collegamento del Mediterraneo con i mercati europei e un'opportunità di rigenerazione per centinaia di chilometri di costa", ha concluso il Ministro Franceschini.


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