Il Ministero per i Beni culturali ha pubblicato l’Avviso pubblico per 50 milioni di euro destinati ai musei e ai luoghi di cultura non statali, per i mancati incassi da biglietteria nel periodo del lockdown.
Il contributo rientra nel Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali (171,5 milioni di euro per l’anno 2020) istituito con il decreto “Rilancio” – che distribuisce 55 miliardi di euro per rilanciare l’Italia all’indomani dell’epidemia di Covid-19 – varato dal Governo a marzo e diventato legge lo scorso luglio.
L’avviso, dopo l’avvenuta registrazione alla Corte dei Conti, acquista piena efficacia e diventa realtà. Dal 1° luglio è stato nominato Responsabile unico del procedimento Antonio Tarasco, direttore del servizio I della Direzione Generale Musei, che ha predisposto e sottoscritto l’avviso.
Come richiedere il contributo
Le modalità per la presentazione della domanda di contributo sono contenute nell’Avviso. La richiesta dovrà essere inoltrata online attraverso il sito fondoemergenzeculturali.beniculturali.it, entro il 17 agosto 2020. Ciascun richiedente può presentare una sola domanda di contributo, ad eccezione delle istituzioni che abbiano in gestione più musei e/o luoghi di cultura potranno presentarne una per ciascun istituto afferente.
Chi può partecipare?
Possono presentare la domanda tutti i musei civici, i musei diocesani, gli altri musei e luoghi della cultura non statali dotati di personalità giuridica; gli altri musei e luoghi della cultura non statali di appartenenza pubblica dotati di autonomia organizzativa e di bilancio, anche costituiti in forma di fondazione, istituzione e azienda speciale.
Attribuzione dei contributi
I soggetti che intendono fare domanda per il fondo dovranno auto-dichiarare l’importo – al netto di eventuali aggi nei confronti dei concessionari – dei minori introiti derivanti dalla vendita dei biglietti nel periodo dal 1° marzo 2020 al 31 maggio 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019. Potrà, inoltre, essere richiesta la documentazione che comprova i minori introiti dichiarati.
Ulteriori informazioni o chiarimenti relativi alla procedura possono essere richiesti scrivendo all’indirizzo: fondoemergenzemusei@beniculturali.it.
I musei locali che possono richiedere il contributo sono potenzialmente circa 5000. Chi valuterà le domande che verranno presentate? Spetterà ai Poli Museali competenti territorialmente (l'art. 3 del decreto rimanda ad un successivo documento da preparare dopo la registrazione del decreto)? Se si, con quale personale ( L’erogazione dei contributi è disposta entro trenta giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande.)?
Sono invece già stati trasferiti i fondi ( 100 mln) che il ministero ha destinato, per lo stesso scopo ai circa 450 musei statali. Il Mibact non ha inviato però le indicazioni, agli uffici periferici, su come i fondi debbano essere spesi e in che quota ripartiti ai concessionari che hanno subito, assieme al museo, il mancato introito dalla bigliettazione a causa dell'emergenza Covid. Questo stallo, speriamo temporaneo, sta creando malumori e preoccupazione alle imprese dei concessionarie che contano su questi fondi quale concreto sostegno per la ripresa delle attività nei siti culturali