La Galleria Borghese è uno dei pochi musei al mondo ad avere un deposito delle opere concepito come una vera e propria "seconda pinacoteca" e per ampliare l'offerta, data la grande affluenza di pubblico - tutti i 5 turni di visita, portati da 80 a 100 persone ciascuno, sempre completi - viene riaperto alla visita del pubblico con la novità delle visite guidate gratuite svolte dal personale del museo, ogni mercoledì e giovedì alle 16.30. La prenotazione è obbligatoria, nel rispetto delle misure di sicurezza, al numero 06 67233753 oppure all'indirizzo ga-bor@beniculturali.it Tutti i dipinti sono esposti nel deposito su due livelli seguendo i canoni delle gallerie seicentesche, ordinati per scuole di pittura e per aree tematiche e completi di tutti gli apparati espositivi. Da luoghi chiusi e inaccessibili i depositi divengono spazi aperti e accoglienti che svelano opere di grande valore artistico e che restituiscono la storia della collezione, dell'edificio e del gusto delle epoche. Ad esempio lo spazio centrale ospita i dipinti di grande formato del cinquecento veneto, della pittura tardo manierista e del primo seicento romano, diviso tra classicismo carraccesco e naturalismo di Caravaggio. Al piano superiore sono conservate le opere di piccolo formato che dimostrano il gusto eclettico di Scipione. Oltre a dipinti su tavola e tela, infatti, sono presenti olii su rame, su lavagna, micromosaici e commessi di pietre dure, come ad esempio il Cardinale Rosso, un piccolo quadro con un uccellino realizzato accostando pietre semi preziose di diverso formato e colori. Sempre ad agosto, l'intensa attività social intrapresa nei mesi di chiusura forzata per la pandemia ha portato la Galleria Borghese a divenire il terzo museo italiano più seguito con 111 mila followers. (askanews)