Successo per l'Italia nella call EACEA 32/2019 dal tema “Sostegno ai Progetti di cooperazione 2020”, organizzata nell'ambito del programma Europa Creativa. Sono ben 18 i progetti a leadership italiana che sono stati ammessi al cofinanziamento europeo, 15 per la piccola scala (partenariato tra almeno 3 Paesi) e 3 per la larga scala (partenariato tra 6 Paesi); 67 sono invece le associazioni/enti culturali e creativi pubblici e privati italiani coinvolti, in qualità di partner, nelle attività dei 113 progetti vincitori, 47 per la piccola scala e 20 per la grande scala. In tal modo, l'Italia si attesta al primo posto per l'ammontare del cofinanziamento europeo per i progetti di piccola scala, pari a 2.216.311 di euro, e al secondo posto, dopo la Francia, per quelli di larga scala, per un importo di 3.262.489 di euro. Un finanziamento complessivo di 5.478.800 euro a sostegno di progetti di cooperazione transnazionale. “Questi risultati - ha commentato il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini - premiano l'impegno di tutti gli attori coinvolti soprattutto in un momento così difficile per i settori culturale e creativo. E confermano che la creatività italiana non è soltanto nei grandi maestri del passato ma è presente e in fermento nelle migliaia di giovani imprese culturali e creative che con fantasia e intelligenza offrono nuove opportunità di sviluppo per il Paese”.
I focus della call EACEA 32/2019, l'ultima della programmazione 2014-2020, erano: 1) Promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti e la circolazione delle opere culturali e creative, al fine di migliorare la capacità di cooperare a livello internazionale e di internazionalizzare le carriere, nonché favorire gli scambi culturali, il dialogo interculturale e la comprensione della diversità culturale. 2) Rafforzare l’audience development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e migliorare l’accesso ad essi. 3) Ottimizzare le competenze professionali degli operatori culturali, attraverso lo sviluppo di nuove abilità per facilitare il loro accesso alle opportunità internazionali di carriera, e creare le condizioni per una maggiore circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e network transfrontalieri, con un riguardo al passaggio al digitale. 4) Contribuire all'integrazione di migranti e rifugiati nelle società europee, promuovendo il dialogo interculturale e migliorando la comprensione reciproca e il rispetto per le altre culture. 5) Promuovere l'eredità dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 per rendere noti la storia e i valori condivisi e rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
Per la piccola scala sono stati selezionati complessivamente 93 progetti con un cofinanziamento di 17.359.091 di euro. Per la larga scala, invece, 20 progetti, con un cofinanziamento di 29.768.803 di euro.