Posizionare la vacanza italiana come asset culturale intangibile del Paese valorizzandone l'iconografia, l'estetica, il design e l'immaginario: questo l'obiettivo dell'Archivio della vacanza italiana, progetto promosso da Federturismo Confindustria e Artix con la curatela di Marco Panella, presidente di Artix, che è stato presentato alla stampa ieri 21 novembre, a Roma presso la Sala Italia di ENIT, l'Ente Nazionale per il Turismo. Un progetto che idealmente affonda le radici nella grande narrazione fatta dell'Italia dai viaggiatori del grand tour e che stabilisce il suo perimetro iconografico dai primi del Novecento sino ai giorni nostri, lanciando uno sguardo verso le trasformazioni e le innovazioni della transizione digitale che modifica motivazioni, suggestioni, fruizione e formazione della memoria del viaggio e della vacanza.
L'Archivio recupera il grande e inesplorato giacimento culturale delle fotografie familiari, valorizza l'iconografia sociale d'impresa che ha visto nelle colonie e nel dopolavoro gli antesignani della moderna concezione di welfare aziendale, ricostruisce l'immaginario popolare alimentato da rotocalchi, cinema e musica, e realizza una grande rappresentazione iconografica del sistema dell'ospitalità e dei territori della destinazione Italia. Si tratta di un progetto che chiama a raccolta i player istituzionali, industriali e culturali del Paese, affinché siano partecipi e protagonisti della più grande operazione di storytelling del costume italiano mai fatta prima. Lo strumento di dialogo dell'Archivio con gli italiani e con le imprese è la Call for memory, azione social che sarà lanciata a gennaio e rimarrà aperta fino a aprile invitando a condividere nell'Archivio le proprie immagini di vacanza, immagini che saranno rese liberamente fruibili per la consultazione on line e che andranno ad alimentare la produzione di approfondimenti culturali con mostre itineranti, documentari e pubblicazioni tematiche. Il risultato finale, si augura Panella, verrà reso "online a giugno del 2020".
"Lavoriamo - sostiene Panella - sulla memoria per dare il nostro contributo al futuro realizzando una piattaforma culturale a disposizione di uno degli ambiti economici più caratterizzanti e produttivi del nostro Paese, il turismo. La vacanza in Italia è un archetipo che attraversa il tempo e le generazioni, fatto di luoghi e personaggi in cui s'intrecciano suggestioni da raccontare, affetti personali e immagini da condividere, una memoria privata degli italiani che, per la prima volta, diventa narrazione comune e condivisa".
"Con il Gruppo Tecnico cultura e sviluppo di Confindustria abbiamo deciso di aderire all'iniziativa consapevoli che, attraverso il linguaggio universale delle immagini, si potranno ripercorrere pezzi inediti di storia e di tradizioni del nostro Paese". Così Renzo Iorio, presidente del Gruppo Tecnico cultura e sviluppo di Confindustria, commenta l'Archivio. "Il nostro contributo - sottolinea Iorio - mirerà a una duplice direzione: da un lato contribuiremo alla campagna di promozione all'interno del sistema associativo affinché per le imprese sia l'occasione per far vivere, in forme nuove, il proprio patrimonio documentale, dall'altro supporteremo il progetto come efficace operazione di storytelling nazionale".
"È un vero piacere - dichiara la vicepresidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli - poter, grazie a queste belle immagini, ripercorrere insieme quasi cent'anni di vacanze e di viaggi degli italiani fatti di mete, mezzi di trasporto ed emozioni. È un immenso patrimonio che va valorizzato e messo a frutto, uno spaccato di vita per riflettere sulla nostra storia e sulla strada fatta insieme, per andare oltre come imprese e come Paese".
"Nell'immaginario collettivo - è il commento del direttore generale della fondazione Fs Italiane, Luigi Cantamessa - l'iconografia del viaggio in treno ha sempre stimolato e affascinato viaggiatori provenienti da ogni dove. Dagli archivi fotografici della Fondazione Fs Italiane sono emerse magnifiche testimonianze dei grandi viaggi di massa nel dopoguerra a bordo dei treni diretti al sud negli anni 50 e 60. Storie di famiglie, comitive, colonia di bambini che, grazie alle Ferrovie dello Stato hanno avuto modo di percorrere l'Italia, dalle grandi città d'arte alla bella intatta provincia. La valorizzazione di queste preziose immagini non potrà che contribuire ad arricchire la costruzione di un nuovo modello di turismo sostenibile".