La stima, del danno all’industria del turismo causato dell'epidemia di Coronavirus, elaborata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo, si basa sull'ipotesi (ottimistica) di un calo del 30% delle presenze turistiche cinesi (circa 1,6 milioni in meno) e del 6% degli altri turisti stranieri (-11,6 milioni), per una perdita totale di 13,2 milioni di presenze turistiche, con un danno diretto per il turismo italiano di 1,6 miliardi di euro di spesa per servizi turistici in meno.
Con questi dati sul tavolo, il ministro per i Beni e le Attivita' culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha presieduto ieri insieme al sottosegretario di Stato, Lorenza Bonaccorsi, un tavolo con le associazioni di categoria del turismo Confturismo, Confcommercio e Assoturismo Confesercenti, a cui hanno preso parte anche l'unità di crisi della Farnesina e la Protezione civile, per comprendere le preoccupazioni e le principali emergenze che stanno riscontrando le diverse realta' del settore. A conclusione dell’incontro, una nota del Mibact spiega che sono emerse criticita' soprattutto per la contrazione dei flussi turistici internazionali registrata in queste settimane non solo dalla Cina, ma anche da altri Paesi. Il governo s'impegna a studiare, misure per andare incontro a perdite riscontrabili e intervenire con meccanismi di indennizzo sulla scorta di quelli usati per il terremoto nell'Italia centrale."Il Governo e' intervenuto con efficacia e tempestivita' a salvaguardia della sicurezza nazionale- ha dichiarato Franceschini- ora vogliamo affrontare le problematiche che sta vivendo un settore strategico per l'economia nazionale quale e' il turismo".
Secondo lo studio del Centro Studi Turistici di Firenze, le regioni piu' colpite saranno il Lazio, la Toscana, il Veneto e la Lombardia, che insieme intercettano oltre l'80% dei pernottamenti dei turisti cinesi. "La vicenda del coronavirus - dice Vittorio Messina presidente di Assoturismo Confesercenti che ha commissionato lo studio- va affrontata con serieta' ed attenzione. La tutela della salute pubblica e' assolutamente prioritaria, ma e' necessario anche prendere tutte le misure utili per evitare che si diffonda ancora di piu' un clima di psicosi. La convocazione da parte del Sottosegretario dimostra l'attenzione del Governo e in particolare del dipartimento turistico del Mibact, ad una questione che rischia di danneggiare gravemente non solo le imprese ricettive, ma tutta l'economia italiana". E continua: "Alla Bonaccorsi chiederemo, innanzitutto, di spostare al 2021 le celebrazioni dell'anno della cultura e del turismo Italia-Cina, ma anche di promuovere una campagna informativa per dare la giusta dimensione della vicenda all'opinione pubblica. Ma serve pure pensare ad un monitoraggio continuo dell'impatto sul settore e ad un sostegno mirato per le imprese del turismo direttamente danneggiate”.
"Le cancellazioni che sono arrivate in questi giorni - dice il presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca - sono "per cause di forza maggiore" e quindi, oltre al danno delle mancate prenotazioni e delle cancellazioni, c'e' un danno di cassa in quanto gli hotel stanno bonificando e restituendo agli operatori cinesi i soldi che avevano incassato come caparre e anticipi. Noi albergatori abbiamo subito un danno dovuto al coronavirus ma soprattutto al fatto che i cinesi in Italia non ci possono venire. Chiediamo quindi un risarcimento per gli alberghi che hanno subito danni, nelle forme e nei modi in cui il Governo riterra' piu' opportuno. Il confronto di oggi con il ministro e' importante ma ora ci servono le soluzioni”.