Durante il giorno di premiazione di Venezia 76 oltre 300 attivisti hanno occupato senza trovare alcuna resistenza dalle forze dell'ordine il red carpet del Palazzo del Cinema. Un’occupazione “no global ambientalista” rinforzata da un gruppo di manifestanti legati ai comitati anti grandi navi.
Per oltre sette ore sono rimasti sul tappeto rosso inneggiando slogan per la salvaguardia del Pianeta e della Laguna. Un argomento su cui si è dibattuto parecchio che aveva già portato a uno scontro tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli e il Comitato del No.
Anche dopo il blitz durante il Festival del Cinema la risposta politica tarda ad arrivare. Il ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini ha infatti affermato: “Entro la fine del mio mandato nessuna Grande Nave passerà più davanti a San Marco. Il vincolo del Mibac è solo il primo passo. Abbiamo perso troppo tempo e il mondo ci guarda incredulo”. Il Venice Climate Camp lancia anche un altro allarme: “Il messaggio è chiaro, la terra sta bruciando, è giunto il momento di mobilitarsi, prendere misure serie, chiedere giustizia sociale e climatica”. I manifestanti per il clima avevano auspicato l'appoggio di qualche attore militante green presente al festival, e lo hanno ricevuto da Mick Jagger. “Sono felice che protestino, sono quelli che erediteranno il pianeta. Negli Usa i controlli ambientali che avrebbero aiutato a proteggere il clima sono stati annullati.” ha detto il Rolling Stone.
Non dello stesso avviso il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro il quale ha affermato: “Francamente fa sorridere. Penso invece che sarebbero meglio azioni concrete, dialoghi continui per risolvere i problemi”.
Anche il deputato veneziano della Lega Alex Bazzaro si è espresso in merito rivolgendosi a Franceschini: "Dica chiaramente ai veneziani cosa intenda fare per bloccare le grandi navi nel bacino di San Marco, perché se è venuto a Venezia per raccontare la trama di un film di fantascienza rischia di fare la fine del suo predecessore che, follemente, voleva spostare il transito a Chioggia. Il neo ministro, nominato e non eletto dai cittadini oltre ai proclami da social presenti un progetto concreto invece di rimproverare il suo predecessore di aver perso tempo perché, glielo ricordo, il suo partito si è alleato con il M5S”.
Ma il problema rimane, la città di Venezia è coinvolta dal passaggio di gigantesche navi da crociera nel centro della laguna. A giugno un incidente ha provocato quattro lievi feriti e a luglio una tragedia è stata evitata per poco quando uno di questi colossi del mare ha rischiato una collisione con una banchina. L'Italia ha adottato a novembre 2017 un piano di sviluppo per la laguna per sostenere l'attività delle navi da crociera ma cambiando il percorso: a lungo termine, non potranno più attraversare la città lagunare attraverso il canale della Giudecca lungo Piazza San Marco, grazie alla costruzione di un nuovo terminal marittimo.