''La notte del settore alberghiero italiano è una tragedia: il 95% degli alberghi sono chiusi e nessuno sa quando aprire visto che non si capisce cosa succederà, se si potrà andare da una regione all'altra. E sapendo già da adesso che il turismo straniero quest'anno sarà off limits''. Lo afferma in un’intervista a Il Tempo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, riguardo le difficoltà vissute dal comparto turismo a causa dell’emergenza Covid-19.
Bocca afferma di come sia di grande importanza l’argomento delle modalità di riapertura, dichiarando che non c’è un protocollo e che Federalberghi ha presentato una proposta circa 15 giorni fa a cui non è stata data una risposta; proprio per questo rimangono diverse perplessità, da parte degli associati, su cosa potrebbe succede al momento di una possibile riapertura. Secondo Bocca gli alberghi tendono a non riaprire quest’anno, specialmente quelli di lusso, perché sono quelli che presentano una gran parte di clientela extraeuropea, che quest’anno non viaggerà, ed hanno un sistema di costi che si può mantenere solo con turisti che pagano molto.
Il presidente di Federalberghi dichiara inoltre che le città d’arte sono quelle più danneggiate. “Il turismo internazionale è circa il 50% delle presenze del nostro turismo ma, secondo me, pesa almeno tra il 60% e il 70% del fatturato. Turismo ricco. Parliamo di 12 miliardi di euro circa”, conclude.
In attesa del varo, oramai improcrastinabile del DL Rilancio da parte del Governo, Federalberghi definisce un accordo con Intesa San Paolo per attivare un pacchetto di soluzioni destinato alle aziende rappresentate da Federalberghi che permetta alle imprese associate, di affrontare il periodo di necessità, di tutelare l’occupazione e di agevolare una ripresa sicuramente più lontana rispetto ad altri settori dell’economia. L’accordo è il risultato di un lungo confronto che ha avuto come obiettivo quello di aiutare le imprese del sistema ricettivo ed evitare la probabilità che molte di esse chiudano per l’incapacità di affrontare l’emergenza.
Nello specifico, Intesa Sanpaolo darà sostegno, non solo finanziario, alle aziende aderenti a Federalberghi, con l’erogazione di finanziamenti "su misura" finalizzati al miglioramento delle strutture ricettive; oltre l’apertura di credito stagionale a breve termine per esigenze di liquidità e anticipo sulle prenotazioni dei soggiorni, rimborsabili anche attraverso gli incassi dovuti all’operatività dei pos. Verranno rese disponibili agli associati anche le conoscenze che Intesa Sanpaolo ha accumulato nel settore mediante il proprio Desk Turismo: un team di risorse dedicate capaci di sostenere le imprese, dalla valutazione dei progetti di investimento alla creazione del business plan. Infine, le imprese potranno usufruire della piattaforma Welfare Hub, in cui si trovano prodotti e servizi per i propri dipendenti.
Nell'ultima bozza, del Decreto Legge Rilancio sembrano essere confermate le azioni precedentemente indicate, a sostegno dei settori della cultura e del turismo. Con specifico riferimento alle imprese turistico-ricettive, dovrebbe essere istituito, tra le altre misure, un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020, per la concessione di contributi a fondo perduto a vantaggio delle imprese turistico-ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari. Sono esentati dalla prima rata dell’anno 2020 dell’imposta municipale propria (IMU) gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali e gli immobili che rientrano nella categoria catastale D/2 (alberghi o pensioni), solo se i proprietari sono anche gestori dell’attività.