La collezione di quadri realizzati da Rembrandt si è arricchita di un nuovo pezzo. L'opera intitolata “Lasciate che i bambini vengano a me”, genericamente attribuita alla scuola olandese della metà del XVII secolo, è stata ora ricondotta alla mano del celebre pittore di Leida da un esame tecnico eseguito nei laboratori dell'Ashmolean Museum a Oxford. Il risultato dell'esame è stato anche confermato da importanti studiosi del settore. La tela, recentemente riscoperta e restaurata, verrà esposta durante la mostra “Young Rembrandt” che si terrà all'Ashmolean Museum dal 27 febbraio al 7 giugno 2020.
Il dipinto, raffigurante un famoso episodio evangelico in cui Cristo pronuncia la frase “lasciate che i bambini vengano a me” (da qui il titolo) nel momento in cui gli apostoli cercano di respingere la calca di piccoli intenti a toccare il Messia, è stato collocato nel periodo dell'attività giovanile del celebre pittore olandese, precisamente tra il 1626 e il 1627. Sebbene non possieda in generale caratteristiche stilistiche e tecniche associate di norma al giovane Rembrandt, “ci sono molti indizi che indicano la sua paternità”, ha spiegato il professor Christopher Brown, membro dello staff del museo di Oxford; per esempio, il volto di Cristo è praticamente identico a quello dipinto da Rembrandt nel “Cristo che scaccia i cambiavalute dal tempio di Gerusalemme” datato 1626, oppure le tre donne che indossano copricapi di tipo orientale ricordano da vicino le figure dell' “Allegoria musicale”, anche'essa opera realizzata da Rembrandt sempre nel 1626. Inoltre, la figura vestita di bianco nella parte superiore del dipinto preso in esame è, secondo Brown, l'autoritratto dello stesso artista olandese.
“Lasciate che i bambini vengano a me” è ricomparsa in un'asta tedesca nel 2014 ed ha suscitato l'interesse dell'antiquario olandese Jan Six, titolare di una celebre galleria di Amsterdam specializzata in quadri del Barocco europeo. Il mercante d'arte è discendente diretto dell'illustre famiglia di collezionisti Six, in particolare di un altro Jan Six, un mecenate vissuto nel XVII secolo a stretto contatto con Rembrandt.
“Young Rembrandt”, la mostra che ospiterà l'opera neo attribuita al pittore di Leida, si soffermerà sul primo decennio di lavoro dell'artista olandese, dal 1624 al 1634, e presenterà anche la sua prima opera conosciuta, “L'allegoria della vista”.