“Questo progetto rappresenta pienamente la rinascita della città, il senso profondo di spiritualità e la partecipazione della comunità al progetto devono essere considerati come parte integrante dell’impresa. L’intero progetto prende le mosse da un accordo pubblico/privato, e ha visto il coinvolgimento di tre Università. È stato fondato su un esemplare studio scientifico della vulnerabilità sismica dell’edificio”. Questa la motivazione della giuria che ha assegnato il riconoscimento all'Italia, nella categoria "Conservazione", degli Heritage Awards/Europa Nostra Awards 2020 al restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. La cerimonia di consegna del premio si è svolta il 28 agosto a L’Aquila nel corso della Perdonanza celestiniana, Patrimonio immateriale dell’Unesco.
Un cantiere iniziato nel 2014 e completato in tempi record, in circa tre anni (progettazione, direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza curati dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, poi Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere, che ha coordinato anche l’attività di supporto tecnico scientifico garantita dal Politecnico di Milano, dall’Università La Sapienza di Roma e dall’Università dell’Aquila). Determinante è stato il sostegno di uno sponsor del livello di Eni che ha vinto il bando europeo pubblicato dal Comune dell’Aquila per individuare uno sponsor che ricostruisse Collemaggio. L’interesse di Eni a contribuire alla ricostruzione dei beni architettonici distrutti dal terremoto era già iniziata nel 2012 con la firma dell’intesa ‘Ripartire da Collemaggio’ con cui Eni, s’impegnava alla redazione congiunta di un programma preliminare di possibili interventi di recupero e di riqualificazione della Basilica e del Parco del Sole. Da qui è partita l’iniziativa dell’allora assessore ai Beni culturali, Vladimiro Placidi, già direttore del Consorzio dei Beni Culturali della Provincia dell' Aquila, che ottenne il recupero della Basilica e del Parco del Sole, oltre all’Amphisculpture dell’artista americana Beverly Pepper.
Premiate la determinazione e la qualità del restauro di Collemaggio, condotto "secondo una metodologia rigorosissima, che ha seguito tutte le tappe dalla conoscenza allo studio alla diagnostica, per procedere al recupero di tutti i frammenti raccolti subito dopo il crollo della basilica": lo ha dichiarato Marica Mercalli, Direttore Generale del Mibact per la Sicurezza del Patrimonio Culturale, partecipando alla cerimonia di consegna. "L'importanza di questo recupero e' stata pienamente colta dalla Commissione Europea - ha sottolineato Mercalli - Ricordo che la convenzione di Faro ha creato il nuovo concetto di bene culturale, che e' tale non perche' sancito da una legge, ma perche' riconosciuto da parte della comunita' a cui appartiene". "Tutto il processo di ricostruzione e' oggi caratterizzato da nuove procedure di semplificazione grazie al DL 76 e dalle ultime ordinanze del commissario straordinario per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 2016, qui oggi stiamo parlando del sisma 2009. E' importante - ha proseguito Mercalli - che nessuna semplificazione faccia venir meno questi approfondimenti, questi processi di conoscenza, queste riflessioni per cui noi, come tecnici del Mibact, rivendichiamo tempi e competenze. Mi auguro che la ricostruzione nell'Italia centrale possa avvalersi di queste procedure semplificate, secondo il modello offerto dal restauro di Collemaggio, con il rigore e la capacita' con cui questo e' stato in grado di mettere insieme tante forze, il ministero, la diocesi, il Comune e gli istituti di ricerca".
"Le cose non si fanno da sole e non si fanno da soli - ha detto riferendosi al restauro di Collemaggio Alessandra Vittorini, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L'Aquila e Cratere fino al 31 agosto prossimo, dall'1 settembre andra' a dirigere Fondazione Scuola dei beni e delle attivita' culturali - Ringrazio la fantastica squadra che ho avuto accanto in questo percorso, persone competenti che non hanno fatto mai mancare il loro apporto di conoscenza tecnica e personale, e' hanno dato un contributo prezioso".
Dopo la ristrutturazione della basilica di Collemaggio, la provincia dell'Aquila avvierà il progetto per l'orto botanico di Collemaggio, uno dei parchi piu' belli d'Italia, con sei ettari di straordinaria diversita' di specie botaniche, con elementi di grande rarita. La riqualificazione di quest’area, rappresenta una ulteriore possibilita' di valorizzazione e attrattiva turistica, oltre che di studio per appassionati e botanici.