L’avevano ipotizzato nel comunicare, qualche giorno fa, la sentenza del Consiglio di Stato (n.04311/2020 del 6 luglio 2020) che ha annullato il bando per i servizi di biglietteria ed accoglienza per il Sito di Paestum: http://www.qaeditoria.it/details.aspx?idarticle=129206 . Ora, anche sul sito della Consip, dopo l’ennesimo spostamento della scadenza per le presentazione delle offerte al 15 settembre 2020, compare l’avviso “… si evidenzia che a seguito del decreto del Presidente della V Sezione del Consiglio di Stato, n. 04414/2020, pubblicato il 24/07/2020, risulta inibita a Sistema – fino a nuova indicazione – la possibilità, per gli operatori economici, di presentare offerta. A fronte di ciò la medesima procedura risulta sospesa nelle more della celebrazione della Camera di Consiglio del 27 agosto 2020”.
La Consip è la società pubblica che per conto del Mibact ha l’incarico di gestire tutti i bandi per l’assegnazione dei servizi di biglietterie e di accoglienza ai visitatori nei siti culturali del Mibact. E’ la società che poco più di due anni fa, annunciava che avrebbe bandito e completato circa 48 bandi per tali servizi e che ad oggi, assegnato quello per Paestum è stato azzerato con la sentenza del CdS sopra menzionata che inciderà negativamente su i futuri (ma quando?) bandi.
Cosa è successo per la gara dei servizi al Colosseo? Per questo secondo bando (il primo, durato più di un anno, è stato ritirato) pendono 2 ricorsi alla giustizia amministrativa. Il primo a cui l’annuncio della Consip fa riferimento, è di un consorzio di imprese partecipanti alla gara che ha fatto ricorso al Tar contro il bando ( rigettato) e poi al Consiglio di Stato che gli ha concesso la sospensiva in attesa di decidere nella camera di Consiglio del 27 agosto 2020. L’altro della società D’Uva (che opera già per i servizi di audioguide al Colosseo) chiede che il Mibact ottemperi alla precedente sentenza del CdS (quella che ha annullato il primo bando) per ciò che riguarda la “costruzione” del nuovo bando redatto da Consip.
Situazione difficile per il Mibact che indipendentemente dalla decisione della camera di Consiglio del 27 agosto, dovrà individuare una soluzione “praticabile” per i prossimi bandi in considerazione di quanto stabilito dalla sentenza del CdS per il bando di Paestum, che in sintesi, stabilisce che nei bandi se prevale il servizio di biglietteria ( come previsto dal bando per Paestum) la forma è quella dell’appalto di servizi ( con la figura per il concessionario di “agente contabile” e le conseguenti responsabilità); se prevalgono i servizi di valorizzazione cosiddetti aggiuntivi allora la forma è quella della concessione di servizi. E invece, non sembra essere così, per i bandi pubblicati da Consip.
Per il protrarsi di questa situazione di continue proroghe per l’affidamento dei servizi e di partecipazione a bandi che non hanno conclusione, sembra che più di qualche associazione delle imprese che offrono i servizi previsti dai bandoi, avrebbe annunciato, azioni legale contro il Mibact, subito dopo l’estate, colpevole di non essere in grado di completare le gare ed assegnare i servizi a nuovi gestori.
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