Una raccolta fondi per acquistare il Busto in bronzo di Urbano VIII Barberini, realizzato da Gian Lorenzo Bernini nel 1658. È questo il piano di azione già iniziato dal direttore di Galleria Borghese Anna Coliva, attraverso l’utilizzo dell’Art Bonus.
Il Busto di Urbano VIII è un capolavoro indiscusso del Bernini che attualmente è di proprietà dei discendenti del Papa. Lo scorso settembre, la vicenda era già stata accennata; si parlava di svariati milioni di euro per acquistare il Busto. La previsione del costo che si legge sulla pagina Art Bonus di Galleria Borghese è di 8 milioni di euro.
Coliva raccontava, durante un’intervista per affaritaliani.it, che Maffeo Barberini, divenuto Papa Urbano VIII, Scipione Borghese e Gian Lorenzo Bernini sono «un trinomio inscindibile». Urbano VIII è una figura connessa con la collezione di Borghese, non solo perché fu ispiratore di quest’ultima, ma perché capisce che «Bernini non è solo uno sculture, ma uno straordinario diffusore di immagine».
Galleria Borghese, quindi, acquistando questo Busto colmerebbe un vuoto, una lacuna nella sua collezione, poiché non possiede un ritratto di Urbano VIII. La stessa Galleria ha dichiarato che, qualora il Busto fosse acquistato, verrebbe esposto in un posto d’onore all’interno della collezione, con l’elenco dei donatori che hanno partecipato.
L’ingente somma potrebbe spaventare, ma grazie all’Art Bonus qualche mecenate potrebbe farsi avanti. Ricordiamo che l’Art Bonus è una misura fiscale che intende favorire il mecenatismo culturale: per coloro che effettuano erogazioni in denaro per interventi di manutenzione e restauro sono previste agevolazioni sotto forma di credito d’imposta pari al 65% dell’importo che si è donato.
Al momento, però, come è possibile vedere sul sito dell’Art Bonus, le erogazioni liberali per l’acquisto del Busto di Urbano VIII sono pari a zero.