Il Senato, all'unanimità, ha approvato in via definitiva il disegno di legge per la promozione e il sostegno alla lettura, la cosiddetta “legge sul libro”. Nel mondo dell'editoria la nuova norma è stata accolta con qualche riserva; posizioni contrastanti sono state determinate in particolare dalla disposizione che sposta dal 15 al 5 per cento il limite massimo di sconto sul prezzo di copertina dei libri (salvo alcune eccezioni). La speranza è che il tetto del 5 per cento possa salvaguardare i piccoli rivenditori, svantaggiati dalle promozioni delle grandi catene e delle piattaforme di e-commerce. “Imponendo la riduzione degli sconti sui prezzi di vendita, questa legge peserà sulle tasche di famiglie e consumatori per 75 milioni, mettendo a rischio 2 mila posti di lavoro”, ha commentato Ricardo Franco Levi, presidente dell'Associazione Italiana Editori (AIE). “Quello che ci auguriamo - ha ribattuto Edoardo Scioscia, socio e amministratore delegato del Gruppo Libraccio, membro del comitato di presidenza dell'Associazione Librai Italiani (ALI) - è che i grandi editori non aumentino ai librai le condizioni d'acquisto con il sottile ricatto che adesso faranno meno sconti e quindi guadagneranno di più. Se accadrà denunceremo situazioni di questo tipo”.
Oltre alla modifica della soglia di sconto, la nuova legge per la promozione e il sostegno alla lettura incrementerà di 3 milioni e 250 mila euro il “tax credit librerie”, il credito d'imposta istituito nel 2018 di cui possono usufruire i rivenditori al dettaglio di libri sia nuovi che di seconda mano, e introdurrà una “Card cultura” dal valore di 100 euro che potranno usare i nuclei familiari economicamente svantaggiati per acquistare libri nell'arco di un anno. Altre novità saranno la nascita di un albo delle “Librerie di qualità”, un Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura, che verrà rinnovato dal Mibact ogni 3 anni e finanziato con 4.350.000 euro annui, e dei “patti locali per la lettura” declinati sul territorio per coinvolgere scuole, biblioteche e altri soggetti privati. A partire dal 2020, inoltre, il Consiglio dei Ministri nominerà ogni anno una “Capitale italiana del libro” che riceverà un finanziamento di 500 mila euro per realizzare progetti che accrescano il desiderio di leggere e di conoscere.
Il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha definito l'approvazione della legge sul libro “un importante passo in avanti”, ma, ha chiarito, “non è l'ultima tappa; adesso tutti insieme dobbiamo lavorare a una legge per l'editoria che sostenga complessivamente il settore del libro, sul modello della legge del cinema”.
Secondo l'Istat quasi il 60% degli italiani non legge nemmeno un libro all'anno. Il pubblico più affezionato alla lettura, in base alle ultime stime che si riferiscono al 2018, è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni, oltre il 60% ha letto almeno un libro nell'anno, mentre la quota di lettori maschi resta sempre inferiore al 50% in tutte le classi d'età.