"Il Turismo continua a trainare l'economia nazionale, a partire dalla bilancia dei pagamenti, sulla quale fara' registrare nel primo trimestre 2020 un saldo attivo di piu' di 1,3 miliardi di euro, che si sommano agli oltre 17 miliardi del 2019 di saldo positivo". Sono i dati forniti da una ricerca dell'Istituto Piepoli e l'Osservatorio di Andrea Giuricin dell'Universita' Milano Bicocca , presentati ieri a Milano dal presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patane’. Saranno 18 milioni, il 10% in piu' dell'anno scorso, gli italiani che faranno le vacanze in inverno, concentrandole in particolare tra Natale, Capodanno ed Epifania. Per gennaio-marzo 2020, il 76% restera' in Italia tra montagna e citta' d'arte. Mete preferite Toscana, Trentino Alto Adige, sia per la montagna sia per i tradizionali mercatini natalizi, e Lombardia. "Il turismo continua a trainare l'economia nazionale - ha sottolineato Patane' - ma il governo quasi non lo cita nella manovra di bilancio 2020". Eppure, secondo la ricerca, ha un impatto del 10% sul Pil e dell'11% sull'occupazione. "Il settore e' in salute, ma il problema sono i governi ed e' un miracolo non essere stati intaccati da chi ci rappresenta. Forse non sappiamo farci sentire, forse dovremmo fare come le sardine? Il governo - ha proseguito Patanč - pensa sempre e solo alle stesse cose: gli esuberi Alitalia, la Popolare di Bari, l'Ilva".
Il 55% della spesa all'estero tra gennaio e marzo 2020 sara' in Europa e si consolida la crescita dell'Africa: 12% col traino del sud Mediterraneo. Al surplus dall'estero contribuiscono principalmente tedeschi e statunitensi (ciascuno col 13%), francesi (10%) e inglesi (9%). Continua prepotente la concorrenza di Egitto e Turchia che, anche per quest'inverno, avra' una crescita a doppia cifra con destinazioni-traino, come Antalya. La Tunisia superera' i 9 milioni di visitatori nel 2019 e nell'inverno continuera' la crescita anche se piu' contenuta. Rallentamento, dopo anni ottimi, per Spagna, Portogallo e Croazia. Tra i fattori d'incertezza le sofferenze dell'economia tedesca e la Brexit, con Patane' che nel luxury verso l'Italia osserva "gia' una contrazione", ma invita a non formulare ipotesi prima di conoscerne i termini, e sottolinea: "Tutto e' correlato alle aspettative di reddito". Tra i casi particolari ha parlato di Roma e di Venezia. Per quest'ultima ritiene passeggere le ricadute in negativo del maltempo che ha portato a livelli storici l'acqua alta. Quanto a Roma, "e' una citta' fantastica - ha detto - ma e' disordinata, sporca. "Abbiamo una clientela affezionata, molta da Paesi vicini. Aumenterei il marketing nel nord della Germania, in Spagna e Francia, invece spendiamo di piu' per quattro cinesi che non spendono, anziche' per mantenere chi ci ama. Restano fondamentali Usa, Canada, Messico, Argentina e si puo' lavorare su Scandinavia e Russia. Dovrebbe farlo il ministero, perche' e' un lavoro complesso".