Sono insufficienti le misure finora adottate dalle istituzioni per fronteggiare la crisi del settore turistico italiano determinata dalla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese. Lo denunciano le Associazioni Aidit (Associazione Italiana Distribuzione Turistica), Assoviaggi, Astoi (Associazione Tour Operator Italiani) e Fto (Federazione Turismo Organizzato), che, in un comunicato congiunto, chiedono che vengano urgentemente prese “misure straordinarie” alla luce di una “situazione ulteriormente aggravata” da nuove disposizioni restrittive e cautelari, altrimenti si rischia “il collasso delle aziende del comparto del turismo organizzato che conta oltre 12.000 imprese e dà occupazione a oltre 50.000 addetti”.
Nell’ultimo fine settimana la proroga di alcuni provvedimenti a livello nazionale che riducono i flussi di visitatori, l'emergere di nuovi preoccupanti focolai in altri continenti, la cancellazione di eventi internazionali, tra cui l'ITB di Berlino, fiera di riferimento per il turismo mondiale, sono stati dei duri colpi per l'industria del turismo nostrano. “Si tratta di una situazione di emergenza senza precedenti”, sottolineano le Associazioni del settore. “Misure di dilazione di pagamenti e di sospensione dei rimborsi - affermano inoltre - risultano a questo punto insufficienti per garantire la sopravvivenza di molte imprese”. Pertanto, lo scorso lunedì Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto hanno promosso una manifestazione “spontanea, pacifica e apolitica” davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, con lo slogan “Non smetteremo di viaggiare”, per sollecitare un intervento urgente da parte delle istituzioni. Sono stati richiesti in particolare l'accesso agevolato agli ammortizzatori sociali esistenti (Cassa integrazione straordinaria e in deroga, contratti di solidarietà, etc.) e a Fondi di sostegno al reddito (es. FIS - fondo di integrazione salariale, Fondi Bilaterali) per le imprese che operano sul territorio nazionale, estendendo tali misure anche alle Pmi con un numero di dipendenti inferiore a 6; la riduzione del pagamento dei contributi previdenziali relativi ai mesi di marzo e aprile utilizzando lo strumento dei contributi figurativi; una dilazione di almeno 12 mesi sul pagamento di imposte dirette e indirette per tutto il territorio nazionale; la possibilità di accedere al credito agevolato attraverso l'utilizzo del Fondo Nazionale di Garanzia e la Cassa Depositi e Prestiti e la moratoria del pagamento delle rate di mutui e prestiti concessi alle imprese residenti sempre su tutto il territorio nazionale; la possibilità, infine, di congelare le gite scolastiche già assegnate in modo che le agenzie di viaggio assegnatarie possano mantenere gli effetti dei bandi di gara.
Astoi auspica che “il Governo raccolga tempestivamente questo appello adottando misure straordinarie e puntuali e che si riesca a bloccare il “virus” della comunicazione confusa e allarmistica, in modo che il nostro Paese possa essere riabilitato agli occhi del mondo intero”.