La Prima Conferenza programmatica dei Distretti Turistici della Regione Campania si è tenuta presso la Stazione Marittima di Salerno lo scorso 18 ottobre. In questa sede si è discusso sulla realizzazione di un sistema coerente di spesa per coordinare e armonizzare le azioni di programmazione con gli ambiti definiti nei sistemi territoriali
In Campania i Distretti Turistici sono 24 di cui 8 nella provincia di Napoli, 4 nella provincia di Avellino, 3 nella provincia di Caserta, 6 nella provincia di Salerno, 2 nella provincia di Benevento, mentre il Distretto Turistico Partenio ricade in parte nella provincia di Avellino ed in parte nella provincia di Napoli.
"I Distretti Turistici sono zone a burocrazia zero. Il Distretto Turistico favorisce l'accesso al credito ed il finanziamento dei distretti e delle imprese che ne fanno parte assicurando il riconoscimento di agevolazioni quali la garanzia prestata dai confidi o la costituzione di fondi da parte dei distretti stessi con apporti di soggetti pubblici e privati di fondi di investimento in capitale di rischio delle imprese che fanno parte del rispettivo distretto. Poi ci sono anche altre agevolazioni importanti - ha spiegato il presidente del Coordinamento Regionale dei Distretti Turistici della Campania Vincenzo Marrazzo - come la facilitazione all'accesso ai contributi regionali, nazionali e comunitari per le imprese aderenti che è permessa dalla possibilità di presentare istanze e avviare procedimenti amministrativi mediante un unico procedimento collettivo, per il tramite dei distretti che possono anche arrivare a certificare il diritto per l'accesso ai citati contributi. I Distretti Turistici costituiscono poi 'Zone a burocrazia zero', con le relative agevolazioni."
"Le Zone a Burocrazia Zero - ha proseguito Marrazzo - sono l'evoluzione delle Zone Franche Urbane introdotte con la Finanziaria 2007 che, ispirandosi al modello attuato in Francia, intendevano favorire lo sviluppo economico e sociale, anche con l'interessante meccanismo di esenzione da Ires, Irap ed IMU nonché l'esonero dai contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, principalmente nelle città del Mezzogiorno. Successivamente, con l'art. 43 del D.L. n. 78/2010, le suddette ZFU sono state integralmente sostituite dalle c.d. Zone a Burocrazia Zero (ZBZ), estese a tutta l'Italia con la legge di stabilità n. 183/2011, in via allora sperimentale fino al 31 dicembre 2013".
"In Europa, nel 2018 il settore dei viaggi e del turismo ha contribuito direttamente al PIL dell'Unione per il 3,9 %, e secondo l'Organizzazione mondiale del turismo il turismo europeo entro il 2030, rappresenterà il 41,1 % del mercato globale. Se pensiamo a quanti scelgono ogni anno l'Italia come meta turistica e come i sondaggi che dipingono lo stato di salute del nostro paese e i suoi servizi, ci stiano particolarmente a cuore, capiamo l'importanza del ruolo del turismo e di tutti i settori ad esso collegati. Lo sviluppo del settore turistico deve infatti andare di pari passo con la valorizzazione delle risorse territoriali e naturali". Lo ha dichiarato David Sassoli, nel suo messaggio inviato alla Conferenza.
"Il turismo è un volano di sviluppo per le regioni e il lavoro perché consente di amplificare la portata di altri comparti come quello culturale, balneare ed enogastronomico - ha proseguito il presidente del Parlamento europeo - Dovremo impegnarci per dare slancio ad un turismo sostenibile e responsabile che sappia valorizzare le risorse delle regioni nel rispetto dell'ambiente - ha proseguito Sassoli - e della tradizione locale, promuovendo un turismo fondato sulle peculiarità interne del territorio e che sappia sfruttare la propria identità e le proprie risorse in maniera autonoma come chiave di successo per un'offerta unica, non riproducibile e innovativa in termine di servizi e strategie, che possono contribuire a preservare il patrimonio culturale e a sviluppare le economie locali".
"L'Europa deve quindi essere in grado di valorizzare la ricchezza e la diversità dei suoi territori e per fare questo è necessario un approccio coordinato alle iniziative in materia di turismo in vista di una crescita dinamica e sostenibile, dobbiamo saper sfruttare questo settore che ha un impatto enorme sulla vita di ognuno di noi e sulla stessa attrattività della nostra terra - ha spiegato il presidente dell'Eurocamera - Il turismo è un importante strumento per diffondere i nostri valori e promuovere l'interesse per il modello europeo, che è il risultato di secoli di scambi culturali, di diversità linguistica e di creatività".
"Questa deve essere una sfida per l'Europa e l'Italia, per poter rispondere in modo innovativo ad un mercato sempre più dinamico e in continua evoluzione: il settore turistico deve diventare il centro per le politiche di sviluppo del paese perché può farlo", ha concluso Sassoli.
"Il turismo in Italia rappresenta il 16% del Pil nazionale - ha dichiarato in videocollegamento Elena Bonaccorsi, sottosegretario al Turismo - e anche tutto quello che sta accadendo in questi giorni dal punto di vista climatico, in Italia ci ricorda che il nostro è un territorio fragile di cui dobbiamo avere cura sempre di più e dobbiamo lavorare per dare vita ad un modello che rispetti i territori. Dunque, puntare sul Turismo Ambientale, su un turismo che sia sempre più sostenibile e meno burocrazia".
"Aumenta in Campania il turismo culturale. Abbiamo registrato un aumento del flusso turistico delle aree interne dell'1,2 %. Cresce dunque il turismo basato sullo star bene, sull'agroalimentare e sulla cultura e crescono anche le aree interne meno conosciute. Ora il messaggio dei Distretti Turistici è chiaro: partiamo con la Zona a Burocrazia Zero. La norma ci consente di fare la Pianificazione Strategica - sono state le parole di Vincenzo Marrazzo, presidente del Coordinamento di tutti i Distretti Turistici della Campania - Mettiamoci tutti insieme con gli imprenditori, facciamo da cerniera ma che sia quella dei Distretti Turistici una vera Zona a Burocrazia Zero. Scommettiamo su questa sinergia, coinvolgiamo il mondo delle Università, facciamo in modo che i nostri giovani non vadano via ma credano sempre di più in uno sviluppo turistico che non ha nulla da inventare perché il nostro mare, le nostre montagne, la nostra cucina rappresentano un patrimonio che nessuno ha al mondo".
"Siamo alle battute finali di un lavoro che stiamo svolgendo in Parlamento Europeo con i nuovi regolamenti Comunitari - ha dichiarato Andrea Cozzolino, Europarlamentare, relatore nuovo FESR, Fondo di Coesione UE 2021 -2027 - Nei prossimi mesi avremo questo strumento importante che per la prima volta riconosce la funzione dei Distretti Turistici come Enti di programmazione di risorse comunitarie. Non avremo più solo le Regioni impegnate nella programmazione delle risorse comunitarie presso il turismo ma avremo il protagonismo dal basso dei distretti turistici perché nei distretti turistici si possono costruire alleanze importanti tra imprese, associazioni, cittadinanza, istituzioni e fare delle risorse comunitarie una grande opportunità di sviluppo turistico ed economico del territorio".