Foto: 3) Umberto Laurenti, 4) la maglia del giro
“Sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo!” è una delle frasi più famose di Totò. L'ha ripetuta in una decina di film; la propone, per la prima volta, in “Totò a colori” del 1952, durante lo storico sketch del vagone letto, quando deve fronteggiare l'onorevole Cosimo Trombetta.
Qual è il significato della frase “Sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo?” In primo luogo occorre chiarire che "Uomo di mondo" sta per uomo esperto, pratico della vita, uomo che ne ha viste di cotte e di crude, uomo che conosce non solo la realtà del proprio paesello ma che ha girato il mondo.
Nell'Italia dei primi anni '50, quindi in un'Italia non ancora travolta dal fenomeno della televisione, un'Italia povera, dove si viaggiava esclusivamente per motivi di lavoro, gli unici che potevano accreditarsi di aver visto realtà diverse da quelle del proprio paese erano gli uomini che avevano svolto il servizio militare.
All’indomani della guerra, l’Italia è in ginocchio, completamente distrutta e da ricostruire. Oltre alla rimozione delle macerie e alla ricostruzione materiale delle città e delle infrastrutture è assolutamente necessario ritrovare le radici culturali, sociali e politiche del Paese.
Il cinema ed il ciclismo, insieme alla radio (e successivamente alla televisione), assolveranno a questo importante compito rivolgendosi in particolare alle classi sociali più popolari e contribuendo con le loro specificità al riscatto e alla rinascita di un vero e proprio sentimento nazionale.
I campioni del pedale si sfidano tra di loro ma battono pure, nei grandi Giri a tappe e nelle “classiche”, avversari stranieri fortissimi. La loro fama e le loro imprese fanno sognare chi fino a pochi anni prima aveva sofferto la fame e l’umiliazione della sconfitta bellica.
L'Associazione Sportiva e culturale "La Storia in bici" organizza ogni anno, nel mese di settembre, un viaggio cicloturistico dalle caratteristiche spiccatamente storiche e culturali, in una parola: caratteristiche ITALICHE. Partita da Cuneo il 6 settembre farà altre 5 tappe (Quarto dei mille-Luni, Carrara-san Gimignano, Siena-Orvieto, Viterbo-Tivoli, Fiuggi-Mignano Monte Lungo e Roccamorfina- Napoli) ed arriverà a Napoli il 13 settembre. Non sarà solo la piacevole e ambiziosa pedalata come gli altri anni. La CUNEO-NAPOLI 2020 sarà veramente “storia in bici”, non solo perché l’itinerario cerca di raccontare le straordinarie vicende del dopoguerra italiano, ma soprattutto per il fatto che attraverserà un Paese che oggi sta cercando faticosamente di uscire dalla fase più difficile della sua storia recente e di ritrovare se stesso.
Nelle intenzioni doveva essere un omaggio a tutto il costume italiano e a quell'incredibile "italian style" diventato un elemento qualificante del softer power italico nel mondo. Mai come adesso, però, questo viaggio diventa particolare, attuale e necessario. Da Cuneo a Napoli, per riprenderci l'Italia, per ricordarci che siamo un grande Paese e che siamo "uomini di mondo" (Totò è infatti il trait d'union tra le due città...) ovvero cittadini di quel mondo che vogliamo tornare a viaggiare, per farci nuovamente apprezzare ed amare e per incontrare i 250 milioni di Italici sparsi nel mondo.
L'niziativa, che ha il patrocinio del Ministro per i Beni Culturali e per il Turismo on. Dario Franceschini, avrà un impatto anche sul territorio viterbese. Infatti gli ottanta ciclisti, proprio a metà della loro avventura, faranno tappa, mercoledi 9 settembre a Viterbo, pernottando a San Martino al Cimino, borgo secentesco progettato dal Borromini, ed il giorno dopo transiteranno per Canepina, Vignanello, Fabrica di Roma e Civita Castellana: essi avranno per l'occasione, come guida d'eccezione, il viterbese Umberto Laurenti, vice presidente della Associazione Svegliamoci Italici (presieduta dal politico ed imprenditore milanese Piero Bassetti): associazione che raggruppa prestigiosi esponenti della cultura, dell'arte, dell'imprenditoria, del food, della moda e della musica, con significative presenze a New York, Tokio, New Delhi, San Paolo do Brasil e così via. La mattina del 10 settembre i cicloturisti visiteranno il Palazzo dei Papi, dove riceveranno il saluto del Sindaco di Viterbo Giovanni Arena e ripartiranno poi in bici per...Canepina, sulla strada.. di Napoli.