Approvata dall’Assemblea capitolina, la mozione n. 193/2019 ad iniziativa della Consigliera Carola Penna, che destina le risorse finanziarie della tassa di soggiorno, per attività di promozione del turismo. ”Ringrazio la presidente Carola Penna e l'Assemblea Capitolina per aver approvato una mozione perfettamente in linea con il percorso di sviluppo di uno degli asset strategici per Roma. Se vogliamo consolidare il posizionamento della Capitale tra le regine del Turismo a livello internazionale e' necessario che gli investimenti per i servizi, per l'accoglienza e la valorizzazione del brand Roma siano incrementati. Pertanto, destinare l'intero ammontare del contributo di soggiorno esclusivamente alle attivita' di promozione turistica della citta' e' la soluzione piu' logica e funzionale all'obiettivo". Cosi' Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro. "Per di piu', considerato il ruolo sempre piu' preminente delle piattaforme di prenotazione online con le quali l'Amministrazione sta stipulando nuove convenzioni, avremo a disposizione - prosegue - maggiori introiti da investire nel settore e da impiegare per rendere piu' accessibili spazi turistici come ville, parchi, musei e siti archeologici, a beneficio di tutte le persone. Il dispositivo approvato soddisfa cosi' due esigenze: incrementare i controlli per contrastare l'evasione del contributo di soggiorno nel segno della legalita' e trasparenza; recuperare risorse per migliorare la qualita' dell'offerta turistica sul piano commerciale, alberghiero e dell'arredo urbano”.Appreso di una mozione adottata dall'Assemblea Capitolina, il Presidente Giuseppe Roscioli di Federalberghi Roma ha espresso apprezzamento per tale impegno ''che va nella direzione da noi sempre auspicata’’. L’Associazione degli albergatori romani continua tuttavia ad opporsi con fermezza a qualsivoglia possibile e paventata forma di convenzione con i gestori dei portali telematici per la riscossione del contributo in maniera differenziata da quello alberghiero. ''Saremo pronti a riservarci azioni su tutti i fronti, non escluso quello giudiziario se non venisse assicurata la dovuta trasparenza nei controlli come avviene per le strutture alberghiere in caso di adozione di decisioni in tal senso da parte di Roma Capitale’’.