In attesa della pubblicazione dei primi bandi di concorso per l’assunzione di personale al Ministero per i Beni e le attività Culturali (Mibac) annunciati ripetutamente dal ministro e dal sottosegretario, il Sindacato Confsal-Unsa per voce del suo segretario Nazionale Giuseppe Urbino, lancia un appello al Ministro perchè faccia scorrere le graduatorie degli idonei prima dei nuovi concorsi. Nuovi concorsi che secondo gli annunci dei rappresentanti politici del ministero “saranno banditi entro luglio”. Non c’è però traccia sul sito web del Mibac, sia alla sezione concorsi pubblici che in sala stampa, dell’uscita imminente dei concorsi e mercoledì prossimo è il 31 luglio.
Il sindacato, “si porta avanti con il lavoro” e nel suo comunicato stampa (25 luglio) chiede: “Ministro Bonisoli, ma gli idonei del Mibac (i funzionari ombra) devono praticamente perdere ogni speranza ?.
Fa presente Urbino che gli uffici del ministero sono da anni popolati da personale Ales (la società in house del Mibac) che con la scusa di essere di supporto il più delle volte è utilizzato al posto di personale di ruolo che ne ha titolo.
“Al Mibac, caro ministro, ci sono Direzioni Generali con organici il cui contingente Ales arriva al 60%, una vera vergogna – dice ancora Urbino – una situazione incresciosa che fa comodo a certa politica dalle vecchie logiche “democristiane” e non alle logiche del cambiamento che lei rappresenta”.
Con Ales Spa molte Direzioni Generali del ministero evitano anche di fare molte gare per affidamento di lavori vari. Insomma, il ministero fa la quadratura del cerchio eludendo quelle che sono le tradizionali procedure di gara. Sono continue nel tempo le assunzioni della Ales secondo quanto risulta dal sito della società stessa, oltre 1500 in poco tempo mentre per gli idonei solo promesse.
1. Di regola la Ales non prende personale del Ministero per nessuna attività. Nonostante si sia aggiudicata un gran numero di incarichi compresa la gestione delle prestigiose Scuderie del Quirinale.
2. Al Collegio Romano, sede istituzionale del ministro, il personale Ales è ben oltre il 50 per cento di quello di ruolo e occupa le posizioni lavorative tipiche dei funzionari pubblici andando a rappresentare il ministero ai tavoli ufficiali come quelli del Cipe. Tutto esterno anche il personale che fa il front office all’ufficio relazioni con il pubblico e al call center del Ministero, preso con un susseguirsi di contratti a tempo determinato.
3. Restauratori e consulenti in comunicazione, sono tra gli ultimi profili ricercati secondo il sito della società: ma ci stanno assistenti, segretarie, addetti al protocollo, archivisti e informatici. Un po’ di tutto si legge fra i tantissimi i bandi di concorso fatti, con graduatorie di idonei valide per due anni.
Senza contare – prosegue Giuseppe Urbino – che il Mibac continua a sobbarcarsi anche dei contenziosi per alcune posizioni in graduatorie varie come ad esempio quella dei comunicatori che non trova la pace perché a quanto pare una sentenza del Consiglio di Stato non è stata applicata alla lettera sfavorendo chi aveva il pieno titolo e diritto di passare funzionario.
Una storia brutta, una storia fatta di richieste di giudizi d’ottemperanza della sentenza, una storia fatta di accesso agli atti con risposte gravissime, signor ministro, risposte del tipo che il faldone con la documentazione del concorso è sparita. (Articolo 490 Codice penale Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri).
Quindi signor ministro – conclude Urbino – per questo e altro ancora sarebbe utile mettere la parola fine con lo scorrimento totale delle graduatorie degli idonei, solo così potrà tornare il sereno al Collegio Romano”