L’appello lanciato venerdì scorso dagli assessori alla cultura delle principali citta' d'arte italiane per dichiarare lo stato di crisi dell'intero settore culturale pubblico e privato a causa del Coronavirus, ha riscosso subito una grandissima partecipazione con oltre 150 adesioni di personalita' eccezionali, tra le quali ci sono attori, cantanti, personaggi del mondo dello spettacolo e della moda, registi, giornalisti, scrittori. Tra i primi nomi che hanno aderito ci sono Eleonora Abbagnato, Stefano Accorsi, Manuel Agnelli, Luca Argentero, Marco Bellocchio, Massimo Bray, Ascanio Celestini, Giancarlo De Cartaldo, Isabella Ferrari, Nicola Lagioia, Gigi Proietti, Leonardo Ferragamo, Paolo Sorrentino e moltissimi altri.
L'appello, rivolto al Governo e alla Regioni, chiedeva: di estendere a tutte le categorie di lavoratori, a prescindere dalle tipologie di contratto di lavoro, gli strumenti di tutela dell'occupazione previsti; accedere, anche temporaneamente, al reddito di cittadinanza a operatori, con o senza partita Iva, del settore culturale; introdurre strumenti di tutela nei confronti dei lavoratori di un settore dove il precariato e` strutturale; sospensione temporanea dei pagamenti del credito a breve e medio termine; ampliare la platea di beneficiari del Fus; autorizzare gli enti locali ad operare in deroga sull'erogazione di contributi alle attivita'` culturali e a riscossione di oneri e imposte locali.