QA turismo cultura & arte
QA turismo cultura & arte
QA turismo cultura & arte
Visita il nuovo sito
  • Home
  • Arte e Cultura
  • Turismo
  • Lavoro e professioni
  • Iscriviti

  • Turismo
  •  24/04/2020
Ilaria Inchingolo

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato, nella cabina di regia di mercoledì 22 aprile, la campagna “Viaggio in Italia” che il governo avvierà per l’estate che sta arrivando e che  potrebbe rappresentare un aiuto per imprese e operatori oramai allo stremo per gli effetti del lockdown, causato della pandemia. Una indagine di Demoskopika  rileva che il turismo interno potrebbe produrre un tesoretto da 21 miliardi di euro; una prima boccata d’ossigeno per il settore. L’indagine che si basa su dati Istat e Banca d’Italia riferiti alla media 2017-2018, ha calcolato il ‘tasso di appartenenza turistica regionale’ (T.a.tu.r) di ogni regione, per cercare di definire  la dimensione del “turismo nostrano” che consentirebbe, se attuato,  di allontanare, in parte, per l’anno in corso, la crisi provocata dalle conseguenze del covid-19. Con ben 278mln di presenze, il turismo degli italiani fatto sul territorio nostrano, potrebbe compensare almeno del 30% il crollo dei turisti stranieri nel nostro Paese (nel 2019 hanno superato quota 216 milioni di presenze). 

Le regioni con maggiore presenza di turisti stranieri, secondo i dati dello studio sono: la Puglia (67%) con 2,3 milioni di presenze, del  in Emilia-Romagna (65,7%) con 7,1 milioni di presenze e Umbria ( 63,5%) con 326 mila presenze. Alcune regioni potrebbero addirittura superare la soglia massima di compensazione come Molise, Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Marche.

Secondo Demoskopika il totale dei flussi turistici italiani è di 85 mln dei quali 21,1 milioni prediligono le vacanze all'estero e 49,2 milioni restano in Italia spostandosi in altra regione rispetto a quella di residenza; solo 14,6 milioni trascorrono le vacanze nel territorio dove vive. Nella classifica di ”appartenenza turistica" al primo posto la Sicilia, con il 40,59%, poi la  Sardegna ( 29,06%), la Campania (26,63%), la Lombardia (21,37%), Puglia (20,51%) e Veneto (19,91%). 

A registrare un tasso di appartenenza intermedia cinque sistemi turistici regionali: Piemonte (18,20%), Calabria (18,18%), Toscana (16,72%), Emilia-Romagna (15,75%) e Lazio (14,28%). In un livello minore rientrano Friuli Venezia Giulia (10,93% ), Abruzzo (9,25%), Marche (8,61%) e Trentino-Alto Adige (5,94%). 

I lucani sono i visitatori meno identitari d’Italia. Insieme a Liguria (5,30%), Molise (4,87%) e Umbria (3,61%); solo il 5,41% del lucani, infatti, decide di svolgere le vacanze nella propria regione.

"Se non si getta un sasso nello stagno, l'acqua non fa i cerchi. Finito il lockdown formale bisognerà fare i conti con il lockdown psicologico, con la paura dei cittadini di spostarsi. In questa direzione, risulta necessario che ciascun sistema regionale si attivi per ripensare l'offerta turistica in totale sicurezza, concentrando l'attenzione prioritariamente su tre differenti tipologie di turisti italiani: gli identitari, cioè i turisti italiani che trascorrono le vacanze nella regione di residenza; gli esterofili, cioè turisti italiani residenti in una determinata regione che ogni anno scelgono l'estero quale meta vacanziera; e, infine, i nazionalisti, cluster che rappresenta i turisti italiani residenti in una determinata regione che scelgono di trascorrere le vacanze in Italia ma fuori dai confini del loro territorio regionale di residenza", dichiara il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio.


back
QA - Turismo Cultura & Arte. Testata telematica registrata al Tribunale di Roma al n 38/2018 Direttore Responsabile Roberto Vicerè
Editore: QA editoria & comunicazione srls - redazione di Roma - via Pò, 22 00198 Roma.
C.F./P.I. 03143030736. PEC: posta@pec.qaeditoria.it
Copyright © 2018 QA turismo cultura & arte / All rights reserved. Art, Graphics by Marco Pipolo & Guido Salzano