Tutti contro l'Enit. Federalberghi, Federturismo e Assoturismo, i rappresentanti degli operatori turistici, si scagliano contro l'Agenzia Nazionale del Turismo, rea a loro avviso di mostrare una visione alterata di una realtà in profonda crisi.
Le accuse sono state rivolte, in particolare, verso l'ultimo bollettino dell'agenzia che parla di un Ferragosto da quasi tutto esaurito ("Italia quasi sold out per Ferragosto: già venduto il 79 % delle offerte online").
“I dati dell'Enit dell'altro giorno sono un film – commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – Va bene dare segnali di ottimismo ma fino a un certo punto. Gli operatori del turismo del resto d'Italia stanno vedendo un film molto diverso, non bisogna travisare la realtà, non fa bene al settore” Secondo Il presidente la ‘crisi nera’ del turismo non sarebbe riportata da Enit che mostra un’Italia “quasi sold out per Ferragosto”.
“Ma quale sold out, ci sono oltre 23 mila imprese ricettive che quest'estate non hanno proprio aperto”. Aggiunge Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti. Secondo Messina i dati Enit sarebbero incompleti “Si tratta infatti solo del tasso di occupazione delle stanze disponibili online – spiega – dal calcolo mancano completamente le oltre 23 mila imprese ricettive che hanno scelto di rimanere chiuse per la stagione, e che quindi non sono presenti sui motori di ricerca”.
Sulla stessa posizione la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, che dà la responsabilità a “giornali e TV che, probabilmente travisando i dati di qualche ente pubblico, descrivono il turismo italiano come in piena salute”. E chiede “aiuti veri, tangibili, estesi a tutte le filiere” per combattere i problemi reali che sta affrontando il settore: occupazione dimezzata, spese per la sanificazione, perdita totale del turismo straniero, le “prenotazioni sottodata” dei turisti italiani, attività non ancora ripartite (tour operator, agenzie di viaggio, eventi, congressi, fiere, intrattenimento) e stagione limitata alle settimane centrali di agosto.
In sintesi, l’ente pubblico vigilato dal Mibact ha peccato di eccessivo ottimismo innervosendo le imprese del settore.
L’Enit, che ormai da 7 settimane fotografa il mercato nazionale del turismo, ha risposto con un comunicato spiegando di non comprendere “la polemica e le reazioni innescate da alcune associazioni di categoria”. “In effetti – specifica il comunicato – i dati forniti una settimana fa da Federalberghi (46% di italiani in vacanza nell’estate 2020) coincidono quasi perfettamente con quelli dell’Ufficio Studi di Enit (47,5% di italiani)”. E a proposito del dato più contestato, cioè degli alberghi quasi sold out nella settimana di Ferragosto, si difende così: “Il dato sulle prenotazioni online per la settimana di Ferragosto (dove è citata la fonte Booking.com) si inserisce in un contesto fortemente influenzato dalle compensazioni delle partenze da parte degli italiani per le tradizionali vacanze estive ed è comunque un segnale positivo da evidenziare e che continueremo a monitorare. Ciò nonostante, come ampiamente indicato anche nell’ultimo bollettino, le imprese in attività non raggiungono la completa occupazione delle camere come negli anni passati nemmeno nelle settimane di altissima stagione”.
Ciò che è certo, infatti, è che quest’anno Ferragosto sarà lontano dai picchi raggiunti nel 2018 e nel 2017, e pur registrando numerose prenotazioni non basterà a rimediare le perdite previste per il turismo 2020.