QA turismo cultura & arte
QA turismo cultura & arte
QA turismo cultura & arte
Visita il nuovo sito
  • Home
  • Arte e Cultura
  • Turismo
  • Lavoro e professioni
  • Iscriviti

  • Arte e Cultura
  •  10/01/2019
Maria Rosaria Pastorelli

Nell’anno delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci torna alla ribalta il discusso dipinto “Dama con pelliccia” rimasto nascosto per oltre un secolo e attribuito da alcuni studiosi al genio toscano. Il dipinto, realizzato su un pannello di pioppo e raffigurante una giovane donna, è di piccole dimensioni (circa cm. 61 x 54) e sarebbe stato eseguito da Leonardo nel periodo in cui si trovava a Milano al servizio di Ludovico il Moro tra il 1495 e il 1499. A favore dell’attribuzione dell’opera a Leonardo è il presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, Silvano Vinceti, che, in una conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi, ha spiegato di essere in contatto con l'anonimo collezionista tedesco proprietario del dipinto che dovrebbe essere custodito all’interno di caveau di una banca svizzera. A sostegno dell’attribuzione vi sono le valutazioni di alcuni studiosi, che in passato hanno potuto visionare e studiare in modo approfondito il dipinto, come lo storico dell’arte Adolfo Venturi, che già nel 1921 indicò Leonardo quale autore dell’opera, e il professor Carlo Pedretti, che è stato sicuramente uno dei massimi esperti delle opere di Leonardo. “La valenza attributiva di alcuni fra i più grandi esperti di Leonardo, dal Venturi a Carlo Pedretti sono la garanzia della sua autenticità - ha dichiarato Silvano Vinceti - Accanto a questi prestigiosi expertise, inoltre, ci sono alcuni elementi oggettivi che ne avvalorano l’autenticità, oltre al fatto che il paesaggio raffigurato nella “Dama con pelliccia” è fortemente somigliante a quello collocato a sinistra della Gioconda.                                                                                        Il dipinto, dovrebbe aver subito una leggero restauro nel 1977 a opera dei restauratori Henning Strube e Beate Strube-Bischof e dovrebbe essere in buone condizioni, nonostante la sua lunga storia: dopo aver fatto parte della collezione del Cardinale Luigi d’Aragona nel ‘500 e poi di quella di Papa Innocenzo XII e del vescovo di Otranto Domenico Morelli nel ‘700, la Dama con pelliccia è approdata in Germania ai primi del ‘900 dove nel 1975 è stata acquistata dalla famiglia dell’attuale proprietario.

Lo scopo che si propone il Comitato attraverso il professor Vinceti è pubblicizzare l’esistenza dell’opera affinché sia consentito, in futuro, una visione generalizzata. “Non esistono verità assolute, ma abbiamo valutato con i nostri esperti la documentazione e pensiamo che il dipinto sia di Leonardo” - ha dichiarato Vinceti, sottolineando di non aver mai visto di persona il quadro - “Noi siamo solo dei divulgatori. Il nostro merito semmai è quello di aver convinto il proprietario a permettere la divulgazione dell’opera. Poi l’impegno del Comitato sarà quello di portare “la Dama con pelliccia” magari proprio in Italia per la sua prima uscita pubblica”.


back
QA - Turismo Cultura & Arte. Testata telematica registrata al Tribunale di Roma al n 38/2018 Direttore Responsabile Roberto Vicerè
Editore: QA editoria & comunicazione srls - redazione di Roma - via Pò, 22 00198 Roma.
C.F./P.I. 03143030736. PEC: posta@pec.qaeditoria.it
Copyright © 2018 QA turismo cultura & arte / All rights reserved. Art, Graphics by Marco Pipolo & Guido Salzano