L’organizzazione, le collezioni, l’informazione e il rapporto col territorio sono requisiti fondamentali per la nomina di museo ed ecomuseo di rilevanza regionale. Lo sottolinea la proposta di legge regionale che, con il riferimento diretto alla nuova normativa nazionale, equipara i livelli uniformi di qualità per i musei e consente in questo modo alle realtà toscane di prendere parte al sistema museale nazionale.
L’atto, presentato dal presidente della commissione Sviluppo economico e rurale e cultura Gianni Anselmi (Pd), è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana senza dibattito. Anselmi ha aggiunto, inoltre, che il recente decreto ministeriale n. 113 del 21 febbraio 2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale'' ha modificato la normativa secondo la quale il “Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali” controlla, con rinvio al regolamento di attuazione, i requisiti per il conferimento della nomina di ‘museo’ o ‘ecomuseo’ di rilevanza regionale. Grazie al lavoro di squadra tra Ministero, Regioni ed enti locali, a cui hanno preso parte docenti universitari, funzionari pubblici ed esperti del settore museale e della promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, “si è arrivati ad una moderna concezione dei musei come istituti non solo dedicati alla conservazione di raccolte ma soprattutto come strettamente connessi al territorio e alla realtà sociale che li ospita, e in grado di offrire proposte culturali, educative, formative e ricreative a tutti i cittadini'', ha dichiarato Anselmi.
La Regione Toscana, ha sottolineato Anselmi, è ancora intenzionata a portare avanti l’azione regionale per innalzare la qualità dei musei toscani e dei loro servizi, grazie al conferimento della nomina di ‘museo o ecomuseo di rilevanza regionale’, adeguandosi al decreto. La modifica normativa provocherà anche un intervento sul regolamento attuativo della legge 21, per la definizione dettagliata di requisiti e pratiche di riconoscimento della qualifica di rilevanza regionale ‘accreditamento’.
"Abbiamo aggiornato la legislazione sui sistemi museali e la soddisfazione è doppia: perchè le norme regionali sono ora in linea con le ?novità nazionali e soprattutto perchè in quelle novità, che fissano i criteri per definire i livelli standard di qualità dei musei, è forte il segno del contributo portato dalla Regione Toscana durante la fase della loro elaborazione". La vicepresidente e assessora alla Cultura, Monica Barni, ha preso parola sull’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge che accoglie i requisiti necessari per la nomina di museo ed ecomuseo di rilevanza regionale. "Nel confronto tra Ministero, Regioni, Enti locali ed esperti che ha portato al decreto ministeriale 113 del 2018 sui livelli minimi richiesti per le strutture museali e culturali pubbliche, la Toscana ha lavorato perchè ne venisse esaltato il ruolo non solo di conservazione ma di soggetti attivi e connessi con la realtà sociale e culturale dei territori. Credo che il voto unanime del Consiglio sia il miglior riconoscimento all'intenso lavoro che la giunta regionale ha svolto in questi anni", conclude Barni.