Al via i lavori di restauro della Reggia di Caserta, in Campania, per risolvere le criticità legate all’incolumità dei visitatori e alla conservazione del patrimonio culturale. Il restauro, da 13 milioni di euro, è parte della prima tranche (40 milioni) di un finanziamento erogato dal MiBACT per il Piano Cultura e Turismo 2014-2020 con il fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per un totale di 60 milioni.
Il monumento, dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1997, presenta una situazione di disagio come mostrato dai tetti, in passato oggetto di crolli (ricordiamo il caso della cappella Palatina, dove qualche anno fa si verificò il crollo di uno degli abbaini, attualmente puntellato) e dalle facciate, “dove – ha spiegato la funzionaria della Reggia, Flavia Belardelli – è stata rilevata una condizione generalizzata di disconnessione del materiale lapideo di rivestimento, con conseguente rischio di distacco”.
I lavori coinvolgeranno l'intero complesso vanvitelliano, dalle superfici esterne, a quelle interne – tra il meraviglioso scalone, le stanze, e le opere d'arte – fino al Parco Reale con il Giardino Inglese. "I tempi sono stretti, ma ce la faremo. Si tratta di opere fondamentali per la Reggia, la cui cura e manutenzione rappresentano una sfida importante; ricordo che la Reggia è il più grande Palazzo Reale d'Europa, con tutte le criticità che ne derivano”, ha spiegato la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, durante la conferenza stampa convocata per illustrare il piano di lavori che riguarderà tre distinti lotti con altrettanti cantieri, in partenza a pochi giorni l'uno dall'altro.
Il primo lotto sarà dedicato al risanamento dei tetti, mentre i successivi coinvolgeranno la pavimentazione e gli esterni (Parco Reale e Giardino Inglese). Sottoposti a restauro saranno opere artistiche e i pregiati arredi dei due letti monumentali di Gioacchino Murat e di Francesco II.
I lavori si concluderanno entro la fine dell’anno, “l’obiettivo è risolvere in modo strutturale le più urgenti criticità della Reggia”, ha concluso Maffei, con la speranza che la Reggia Borbonica, considerata la Versailles d'Italia, torni a splendere.
Non sono previsti disagi per i visitatori: la Direzioni ha già predisposto percorsi di visita alternativi in base all’evoluzione dei cantieri (visibili ai turisti).