QA turismo cultura & arte
QA turismo cultura & arte
QA turismo cultura & arte
Visita il nuovo sito
  • Home
  • Arte e Cultura
  • Turismo
  • Lavoro e professioni
  • Iscriviti

  • Turismo
  •  14/04/2020
Vic

Secondo i risultati del report di World Capital, anticipato da Il Sole 24 Ore giovedì scorso, se gli italiani che nel 2019 sono andati all'estero facessero le proprie vacanze nel BelPaese nel 2020 e nel 2021, gli effetti negativi di Covid19 potrebbero essere bilanciati in termini di presenze. Il report di World Capital, società italiana di consulenza e intermediazione immobiliare,  analizza prima le perdite del settore turismo e poi traccia uno scenario plausibile della ripresa del settore indicando alcune possibili soluzioni. Secondo i modelli di previsione adottati,  si potrebbe configurare una consistente compensazione delle perdite del settore turismo, se gli italiani scegliessero di fare le loro vacanze per la seconda metà del 2020 e per tutto il 2021 in Italia spendendo almeno la stessa cifra che hanno speso per le loro vacanze 2019 fatte all’estero. Questa propensione, dovrebbe essere supportata da una adeguata comunicazione e soprattutto da incentivi alle famiglie (fiscali o bonus spesa vacanze). 

I conti al settore turismo fatti da World Capital. 15 miliardi di euro persi (dei 45 totali spesi dagli stranieri in Italia)  per la mancata presenza di viaggiatori extraeuropei che si spostano in aereo. Una perdita di 100 milioni di passeggeri nel primo trimestre 2020 per la chiusura degli aeroporti che proseguirà ancora nel prossimo trimestre. Già nel mese in corso il traffico passeggeri ha subito un crollo di oltre il 90% dei 120 milioni di traffico internazionale annuale. Se nel 2020 i turisti stranieri viaggeranno in Italia solo per i due mesi già trascorsi di gennaio e febbraio, si avrà per il 2020 una perdita del 92% ( solo 17,4 milioni di presenze pari all'8% delle presenze totali annuali nel 2019).

Una stagione turistica oramai persa per il turismo straniero in Italia mentre ancora probabilmente recuperabile per il turismo italiano che concentra il 50% delle presenze annuali nei mesi estivi (per il turismo straniero l'alta stagione inizia a marzo e si protrae fino ad ottobre).

La probabile soluzione a cui è giunto il report di World Capital. 295 milioni sono le presenze dei turisti italiani andati all‘estero nel 2019 e 215 milioni sono le presenze degli italiani che nel 2019 hanno trascorso le vacanze in Italia. 

Se ai 295 milioni di presenze di turisti italiani andati all‘estero nel 2019 sommiamo il numero di italiani che già nel 2019 hanno trascorso le vacanze in Italia (215 milioni di presenze) e aggiungiamo anche i circa 18 miioni di presenze di stranieri nei due mesi 2020, avremmo un totale di 518 milioni di presenze nel 2020 tali da compensare in parte il disastro causato al settore dall’emergenza sanitaria.

”E' importante precisare che questo scenario non sarà esattamente ciò che si verificherà nel 2020 -affermano gli analisti di World Capital-. Le presenze di stranieri in Italia potrebbero essere di più dell‘8% di quelle registrate nel 2019, e degli italiani che nel 2019 hanno viaggiato all'estero ci sarà chi anche nel 2020 si sposterà nuovamente verso Paesi esteri. Tuttavia, prendendo in esame una “situazione estrema”, è possibile valutare l'impatto positivo che il turismo nostrano potrebbe avere nella situazione di emergenza attuale”.

E per quanto riguarda la spesa? Secondo World Capital, i 27 miliardi di spesa dei turisti italiani all’estero nel 2019 non sono sufficienti a compensare i 45 miliardi di spesa dei turisti stranieri in italia nel 2019. Tuttavia, considerando che nei mesi di gennaio e febbraio il turismo straniero in Italia non è stato vittima dell'emergenza Covid-19, si può supporre che il 10% della spesa turistica annua sia entrato nelle casse italiane, per un valore stimato di 4,4 miliardi di euro. Se l’ipotesi di fare tutte le vacanze degli italiani in Italia, fosse possibile, allora le perdite complessive del settore ammonterebbero a “solo” 12,6 miliardi di euro. Se lo stesso comportamento si avesse nel 2021, il bilancio finale potrebbe essere forse positivo. 

Quale potrebbe essere l’impatto sulle singole città? dallo studio emerge che le grandi città italiane, dove il turismo internazionale è più presente di quello nazionale, potrebbero essere quelle più colpite dagli effetti economici negativi della pandemia. 

Le località maggiormente colpite, dove più della metà delle presenze annuali è di turisti stranieri, sono: Venezia (oltre il 70%), Firenze (circa il 70%), Roma (68%), poi Milano, Palermo, Sassari, Bologna, Catania e Trieste, queste ultime con percentuali tra il 50 e il 60%. In queste città, dunque, l'adozione di una politica nazionale volta a incentivare il turismo domestico ha un impatto ancora più determinante. 

Quali soluzioni adottare?. World Capital valuta che sarebbero particolarmente utili incentivi fiscale quali ad esempio, la detrazione della spesa dei soggiorni nella dichiarazione 730, oppure i “buoni viaggi” per aiutare dare gli italiani ad affrontare la spesa delle vacanze. Attivare inoltre azioni di comunicazione per sensibilizzazione al turismo eco-sostenibile, favorendo, tramite dei buoni sconto, l'utilizzo di mezzi di trasporto, come il treno, che ha un minor impatto ambientale.


back
QA - Turismo Cultura & Arte. Testata telematica registrata al Tribunale di Roma al n 38/2018 Direttore Responsabile Roberto Vicerè
Editore: QA editoria & comunicazione srls - redazione di Roma - via Pò, 22 00198 Roma.
C.F./P.I. 03143030736. PEC: posta@pec.qaeditoria.it
Copyright © 2018 QA turismo cultura & arte / All rights reserved. Art, Graphics by Marco Pipolo & Guido Salzano