Forse già dal 18 maggio sarà possibile visitare nuovamente il Parco Archeologico di Pompei, grazie all’utilizzo di un’applicazione specifica, droni e bracciali geolocalizzanti. Ha parlato di questo progetto il direttore del Parco Massimo Osanna, durante un’intervista in esclusiva all’ANSA.
L’Italia riaprirà piano piano ogni attività. Ci stiamo, infatti, avvicinando alla cosiddetta seconda fase. La riapertura del Parco Archeologico di Pompei sarà all’insegna della sicurezza e della tecnologia. Il progetto, in lavorazione da diverse settimane, permetterà ai visitatori di evitare assembramenti durante le visite al Parco.
«Come tutti – ha dichiarato Osanna - siamo in attesa delle indicazioni che arriveranno dal ministero, ma ci stiamo organizzando. Pompei offre molti spazi all'aperto ed altri troppo angusti per garantire una visita in sicurezza. Cominceremo quindi in maniera graduale, la prima settimana di apertura, che potrebbe anche essere dal 18 maggio, sarà sperimentale con una serie di percorsi comunque molto interessanti, tra anfiteatro e palestra, fino al quadriportico dei teatri».
Ci saranno itinerari unici e la sicurezza dei visitatori verrà garantita da droni che voleranno sopra le loro teste, da dei braccialetti che li geolocalizzeranno, avvisandoli anche di possibili assembramenti e da un’applicazione per smartphone.
Tutto quello che bisogna fare è, prima di tutto, prenotare la visita online, come ora è solito per i luoghi della cultura. Si dovrà arrivare in loco e si entrerà utilizzando una delle due entrate possibile, perché la terza è stata trasformata unicamente in uscita. All’interno del parco, ci saranno ovviamente dei controlli di sicurezza; inoltre, lo staff si sta attrezzando per l’installazione di termoscanner.
Per una garanzia maggiore, saranno anche garantiti due presidi medici: uno per i visitatori, l’altro per i dipendenti. La vera sicurezza, però, sarà data dai bracciali, uno per visitatore. Proprio il bracciale darà indicazioni sul percorso da seguire per evitare luoghi affollati.
I visitatori dovranno scaricare una App che permetterà loro, tra le altre cose, di addentrarsi virtualmente in luoghi del parco ancora inaccessibili. Coloro che non vorranno scaricare l’applicazione sul proprio cellulare potranno percorrere un itinerario base denominato “Pompei per tutti”.