Hanno ripreso a pieno ritmo i “restauri reali” alla Reggia di Caserta, in corso nel Palazzo e nell'esteso Parco. Le opere, volte alla conservazione e alla valorizzazione del sito, hanno avuto inizio sotto la spinta di un acceleratore voluto dalla direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, per recuperare i mesi di stallo durante il lockdown.
“Piccole e grandi opere di conservazione programmata”, spiega Maffei, partite prima del lockdown. Operai specializzati e restauratori sono a lavoro per la manutenzione e la sistemazione dei tetti, delle pareti dello scalone centrale, della Peschiera Grande e delle statue del Parco. Nel contempo è in corso anche un censimento dell'immenso patrimonio di alberi e piante della Reggia, per programmare gli interventi conservativi da effettuare.
“Vedere le statue pulite mi rende molto felice, anche per dare giusto valore al senso estetico – spiega Maffei che si è insediata alla direzione da luglio 2019 – Mi piace pensare che con me, in questo primo anno di incarico alla direzione della Reggia, pulizia e decoro siano diventati aspetti importanti. Penso anche all'introduzione della raccolta differenziata, che prima del mio arrivo non si faceva, e l'isola ecologica sembrava una discarica”.
L’accelerazione, per concludere i lavori nel minor tempo possibile, è volta a raggiungere gli obiettivi previsti per il 2021. Tra questi, il principale è “l’internazionalizzazione della Reggia, ancora poco conosciuta all'estero – spiega Maffei – attraverso mostre e reti di lavoro con associazioni come gli amici di Versailles, attraendo anche un turismo professionale, penso agli esperti del patrimonio arboreo”. L’altro obiettivo fondamentale è quello di raggiungere numeri significativi di visitatori, come negli anni precedenti.
Secondo la direttrice i flussi di turismo, dopo la riapertura, stanno registrando numeri buoni, ma verranno diffusi a inizio settembre per un quadro più completo. Con il Covid è inoltre emersa la necessità di tracciare gli abbonati, che in precedenza non venivano neanche conteggiati tra i visitatori. Ora si pensa di creare dei servizi ad hoc per loro, raccogliendo dati per rendere più efficiente l’offerta. La direttrice è poi tornata a sottolineare l’importanza della prenotazione per accedere al palazzo reale.