A maggio inizierà la fase due anche per il settore turistico: riapriranno musei e siti archeologici in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza. Secondo quanto dichiarato da Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, gli ultimi a riaprire saranno “i luoghi in cui tante persone dovrebbero stare in uno spazio limitato, al chiuso o all’aperto”.
Secondo il ministro, mentre nella prima fase gli italiani sono rimasti uniti dal collante dell’emergenza sanitaria in “Questa seconda fase sarà ancora più difficile, perché emergeranno i problemi in tutta la loro forza: la tenuta economica del Paese, quella sociale”. Il settore turistico – che costituisce il 13% del Pil italiano e rappresenta circa il 15% dell'occupazione – si è rivelato, infatti, tra i più colpiti dalle conseguenze economiche del Coronavirus; I dati Ocse indicano una diminuzione del 45% del turismo internazionale nel 2020, che potrebbe salire fino al 70%.
Il ministro è inoltre intervenuto in videoconferenza alla riunione straordinaria del G20 dedicata al Turismo ribadendo la necessità di interventi coordinati a livello internazionale per rispondere alla grave crisi che sta attraversando tutti i comparti del settore.
Riguardo all’estate Franceschini ha spiegato che “non ci sarà un giorno in cui il Paese, come d'incanto, tornerà di colpo alla normalità. Avremo un periodo di tempo, fino al vaccino, in cui dovremo cambiare le nostre abitudini di vita: nel lavoro, nel tempo libero, nei trasporti e così anche nelle vacanze. Le faremo, ma dovremo rispettare limiti e regole”. E in merito alle misure di sicurezza per le spiagge, ha commentato che l’idea del plexiglass è impraticabile. Nel frattempo, è stato richiesto un comitato scientifico per lavorare sulle prescrizioni balneari: distanza tra gli ombrelloni, sanificazione degli spazi e controlli nelle spiagge libere. Anche per quanto riguarda la montagna ci saranno prescrizioni da rispettare, ma “ha grandi spazi e i problemi saranno concentrati in rifugi e impianti”.
Franceschini conferma che durante la fase 2 si lavorerà all’ ipotesi di un bonus vacanza “per aiutare le persone con figli a carico e con reddito medio basso ad andare in vacanza”, ma “è presto per dire se saranno 500 euro a famiglia o una cifra più bassa ma a persona”.
Per quanto riguarda i paventati aumenti dei biglietti di treni, traghetti e aerei, conclude: “Non ci dovranno essere aumenti e noi puntiamo a un turismo accessibile a tutti”.